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Stragi nazifasciste: quando giustizia e verità?

Il volume “Le stragi nazifasciste del 1943-1945 - Memoria, responsabilità e riparazione” – in uscita in questi giorni, edito da Carocci e curato dall’ANPI Nazionale – rappresenta il punto sulle stragi nazifasciste del 1943-1945, attraverso l’analisi del lavoro compiuto particolarmente dall’ANPI negli ultimi due anni e attraverso la raccolta delle opinioni di alcuni tra i migliori esperti della materia, in un Convegno tenuto in una sala del Senato il 29 gennaio 2013.

Si tratta, com’è noto, di un problema ancora aperto, per la presenza di molti punti oscuri, per la mancanza di accertamenti e decisioni giudiziarie complete ed eseguite, per la mancanza – per alcuni aspetti – di conoscenza e di verità.

Le stragi nazifasciste contro le popolazioni sono state molte e in tutte le parti d’Italia, con maggiore o minore intensità geografica. Le vittime sono state stimate in un numero non inferiore a 15.000, senza contare gli effetti devastanti sull’intera vita di alcune località, come Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema ed altre, dove la distruzione è stata pressoché totale, degli stessi ambienti di vita.

A fronte di questa tragedia, sono stati celebrati non molti processi e con considerevole ritardo (dovuto, in gran parte, alla vicenda dei “fascicoli occultati”). Le sentenze emesse non sono state mai eseguite, né per gli aspetti penali né per quelli civilistici.

Una commissione parlamentare, che ha lavorato per due anni attorno a queste tematiche, ha concluso i suoi lavori con due relazioni (di maggioranza e di minoranza), sulle quali non c’è mai stata una discussione parlamentare.

Sul piano dei risarcimenti, nulla è avvenuto; si sta discutendo, ora, col Governo tedesco, su possibili forme di “riparazione”.

Insomma, siamo ancora lontani da giustizia e verità; e soprattutto siamo ancora lontani da quell’assunzione piena di responsabilità che, per aspetti diversi, ancora manca sia da parte tedesca che da parte italiana, mentre se ne ravvisa comunemente l’assoluta necessità. Di tutto questo trattano gli interventi che trovate pubblicati in queste pagine, interventi prodotti da autorevoli “operatori” del settore:

Dott. Claudio Silingardi – Direttore Generale INSMLI

Prof. Paolo Pezzino – Titolare della cattedra di Storia contemporanea Università di Pisa

Dott. Marco De Paolis – Procuratore militare di Roma

Dott. Andrea Speranzoni – Avvocato penalista Difensore dei familiari delle vittime nel processo relativo agli eccidi di Marzabotto

Prof. Mariano Gabriele – Coordinatore commissione storica italo-tedesca

Dott.ssa Toni Rovatti – ISTORECO

Prof. Carlo Smuraglia – Presidente nazionale ANPI

Il libro, per concludere, vuole recare un contributo di conoscenza, soprattutto per la verità e per un riconoscimento doveroso alle vittime ed ai familiari, ma anche perché occorre, più che chiudere, definire in modo esauriente, questa terribile vicenda della storia del nostro Paese.