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Nel giorno del ricordo "Libero" attacca l'Anpi. La replica

Polemica del quotidiano "Libero" con l'Anpi nel "Giorno del ricordo".

Questa la lettera inviata dalla segreteria nazionale dell'Associazione partigiani al giornale.

Al Direttore del quotidiano “Libero”

Abbiamo letto sul giornale da lei diretto, dell’11 febbraio, un articolo intitolato “L’ANPI sputa sulle foibe: inutile parlarne”.

Teniamo a precisare:

1. - che l’ANPI non “sputa” né sulle foibe né su altro, essendo la sua attività sempre improntata al massimo rispetto delle persone e della verità storica;

2. - che la Presidente dell’ANPI di Trieste e Vice Presidente Nazionale dell'Associazione, Stanka Hrovatin - che nell’articolo subisce pesanti critiche ed attacchi, sulla base di notizie non corrispondenti alla verità - ha rilasciato un’intervista al GR1, di cui poi ha mandato copia al quotidiano “il Piccolo”, che qui sotto si riproduce. L’intervista basta da sola a smentire tutte le illazioni, le accuse, le insinuazioni che vengono rivolte alla stessa sulla base di frasi che non ha pronunciato o di cui è stato completamente distorto il senso.

La materia degli esuli istriani, dei confini orientali, delle foibe è di estrema delicatezza e, anche per il rispetto al dolore ed ai sacrifici di tante persone, che hanno sofferto e soffrono, dovrebbe essere affrontata senza inutili speculazioni e nel quadro di pacate riflessioni, basate sui dati storici, e di un civile confronto, per il quale l’ANPI è e sarà sempre disponibile.

Saluti.

La dichiarazione al GR1 della Presidente dell’ANPI di Trieste e Vice Presidente Nazionale dell'Associazione, Stanka Hrovatin:

"Secondo me gli eventi vanno inquadrati in un contesto storico, vale a dire in quello del secondo conflitto mondiale di cui nell'occasione odierna si evita di parlare. Va detto con chiarezza: chi fu a preparare la guerra, chi aggredì le popolazioni inermi, chi la combatté. È giusto conservare la memoria del passato, sia essa dolorosa o meno. Non si deve, però, consentire che la negatività del passato incida sul nostro presente, specialmente sulle giovani generazioni cui il mondo d'oggi non offre prospettive: infatti, il 46% dei giovani in Italia è senza lavoro, il 52% dei giovani in Croazia, e ciò vale anche per la Slovenia. Pensiamo soprattutto ad essi e superiamo i dissidi e le incomprensioni del passato. Andiamo avanti" - Stanka Hrovatin - Intervista rilasciata il 10/02/2014 al GR1