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Montesilvano, neofascisti contro rom e stranieri

Questa che vi raccontiamo è una storia triste. Spia di un’Italia egoista e razzista. Una storia che ha come teatro Montesilvano (Pescara). Tutto ha inizio con la “notizia” che apre una circolo politico “rom”. In un mondo normale tutti ne dovrebbero essere contenti perché un circolo significa aggregazione, impegno, partecipazione, insomma, più democrazia. Non è così in questa Italia che, troppo spesso, negli ultimi anni, sembra vivere in un un mondo capovolto.
Già perché l’annuncio diviene strumento di un attacco politico da parte dei neofascisti di Forza Nuova. Il cui segretario ha le idee chiarissime: e naturalmente fascistissime. La pensa così: il circolo deve chiudere e nel caso un suo rappresentante avesse idea di candidarsi, prontissimo, addirittura, a far saltare le elezioni.
La risposta dell’Anpi è ferma. Il comitato provinciale di Pescara mette insieme due fatti: la contestata apertura del circolo politico rom e l'attacco al monumento della Brigata Majella a Bologna.
"Due episodi - si legge in una nota - da non far passare sotto silenzio, due facce della stessa medaglia, due indizi ulteriori della malattia profonda della democrazia in Italia, due conferme che bisogna tornare a parlare con i cittadini, e soprattutto con i giovani, dei valori civili sui quali si basa la Repubblica". “Tanti - conclude la nota - lavorano per ricreare confini, paletti, barriere, muri, pre-giudizi, in una parola lavorano contro la democrazia e la libertà. È questo che accomuna i due episodi", per cui l'associazione invita tutti a svegliarsi”.
Storia chiusa? No, perché Forza Nuova torna alla carica. Ancora con il razzismo. "Domenica 5 dicembre distribuiremo a Montesilvano beni e prodotti (gratuitamente), agli italiani (sono esclusi gli immigrati, comunitari e non, e rom) con particolare attenzione ad anziani sopra i 65 anni di età e diversamente abili". Segue precisazione: "L'erogazione sarà effettuata attraverso dei simbolici sacchetti preconfezionati intorno ai quali saranno allegati volantini contro la Grande Distribuzione ed a favore dei piccoli e medi esercizi commerciali del proprio quartiere e contro i sempre più numerosi negozi etnici e cinesi".
Commento di Luciano Guerzoni, segretario nazionale dell’Anpi: “Una iniziativa che suscita disgusto e indignazione. Una iniziativa cinica, razzista, discriminatoria e demagogica”. E oltre a denunciarla “senza esitazione”, la “segnala alle Istituzioni ed alle forze preposte all'ordine pubblico affinché non sia tollerata in quanto contrastante con i valori e le norme costituzionali della Repubblica e con le leggi dello Stato”. Dichiarazione che si chiude con un invito, “agli antifascisti e a tutti i democratici, di sinistra e di destra, a scendere in campo per dire un no deciso".