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"No a Via Sergio Ramelli, luogo di celebrazione ed esaltazione dell'orgoglio fascista"

Di seguito il comunicato dell'ANPI Provinciale e della CGIL:

Premesso che non c'è oggi – né mai ci potrà essere - nulla da minimizzare sulla morte di un giovanissimo ragazzo ucciso; va ribadito al contempo -con fermezza - come nel caso dell'intestazione di una via al militante di estrema destra Ramelli lo scopo non è il ricordo, ma la creazione di un luogo – come avviene in altre parti d'Italia – dove celebrare ed esaltare l'orgoglio fascista e non solo. Un rapido giro in rete, o sulla stampa degli ultimi mesi, sarà sufficiente per comprendere chiaramente cosa si muove all'interno del mondo neofascista in Italia e nella nostra città. Altri sono i simboli e i nomi per una Amministrazione Comunale che voglia davvero parlare di pacificazione. Sappiamo come ciclicamente questa proposta sia stata discussa e rigettata dalla Commissione Toponomastica. Con il parere contrario di alcuni componenti si è deciso alcuni mesi fa di avviare l'iter per l'intitolazione della via. In varie occasioni, e per come si è potuto, abbiamo fatto pervenire le nostre perplessità sulla decisione. Se ce ne fosse ancora bisogno basta seguire le cronache di questi giorni in tutta Italia: un crescendo di violenze, razzismo, xenofobia, omofobia. Ultima in ordine di tempo la manifestazione a Roma contro gli immigrati e lo Ius soli. Parole d'ordine e scritti di chiarissima matrice fascista, neofascista e neonazista non più tollerabili. Ricordiamo che la Costituzione Italiana vieta espressamente la possibilità di portare avanti “attività tese alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”. Per queste ragioni chiediamo alle Istituzioni interessate e all'Amministrazione Comunale attuale e futura di volere annullare la discutibile decisione.

ANPI – Comitato Provinciale Catanzaro

CGIL - Catanzaro

19 giugno 2017