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Ciao Guerzoni

Con intensa commozione e dolore abbiamo appreso della scomparsa del nostro amato Vice presidente nazionale vicario Luciano Guerzoni. Una perdita gravissima per tutta l'Associazione che in queste ore sta vivendo momenti di profondo turbamento. Guerzoni è stato un amico, un grande dirigente nazionale, un autentico democratico, un appassionato e prezioso organizzatore: grazie al suo infaticabile impegno, per il quale nel 2009 si è potuto dare vita alla nuova stagione dell'ANPI con la Conferenza di organizzazione di Chianciano, la nostra Associazione è oggi presente e operativa in tutte le province d'Italia. L'attività politica ha caratterizzato per intero la sua esistenza portandolo a ricoprire cariche di alto livello istituzionale. Presidente della Regione Emilia-Romagna dal 1987 al 1990, è stato poi Senatore della Repubblica ininterrottamente dal 1992 al 2006, Presidente e Vice Presidente di Commissione (ricordiamo in particolare quella d'inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti). Ma possiamo affermare con convinzione che la sua “Casa” politica, la sua ragion d'essere di attivista della democrazia e dei principi e valori della Costituzione, è stata decisamente l'ANPI.

Salutiamo Luciano Guerzoni con affetto infinito, ci stringiamo al dolore dei familiari e amici e annunciamo che in settembre organizzeremo una iniziativa nazionale tutta dedicata al suo ricordo.

LA PRESIDENZA E LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

Roma, 11 agosto 2017

Le esequie si terranno lunedì 14 agosto alle ore 10.00, presso TerraCielo, via Emilia Est 1320, Modena.

Il messaggio del presidente Smuraglia

"Sono addoloratissimo per la scomparsa di Luciano Guerzoni e veramente dispiaciuto di non poter essere presente al suo funerale, trovandomi in una località da cui è impossibile rientrare senza tempestiva prenotazione.

La perdita di Luciano Guerzoni è molto grave per la sua famiglia ed i suoi tanti amici ma anche per tutta l'ANPI che da molti anni lo conosceva e ne apprezzava le qualità e non solo nel campo organizzativo in cui aveva un' esperienza insuperabile.

In Segreteria abbiamo lavorato insieme per ben 6 anni, collaborando sempre con lealtà e franchezza, anche quando abbiamo avuto motivo di discussioni e confronti.

All'ANPI che guarda al futuro mancheranno la sua visione d'insieme, la sua indipendenza di giudizio, la sua serietà. È una perdita incolmabile, che avviene in un periodo in cui tanti non potranno essergli vicino nel momento dell'estremo addio.

Ma lo ricorderemo nella forma più degna in settembre, quando non ci saranno più impedimenti materiali e tutti quelli che vorranno potranno convenire a Modena per una celebrazione adeguata.

Intanto invio alla moglie, e a tutta la famiglia, a nome dell'ANPI, l'espressione del più sincero cordoglio e della più sentita vicinanza, unendoli tutti in un grande abbraccio da parte mia e di tutta l'Associazione."

Carlo Smuraglia


Scomparsa di Luciano Guerzoni: il cordoglio del Presidente Grasso

"Rattristato per il grave lutto che Vi colpisce, desidero manifestare sentimenti di profondo cordoglio a nome mio personale e dei colleghi Senatori per la scomparsa di Luciano Guerzoni, che di questa assemblea è stato autorevole componente per quattro legislature, ricoprendo anche il ruolo di Vice Presidente di gruppo."

Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, nel messaggio inviato ai familiari dell'ex Senatore Luciano Guerzoni, scomparso ieri.

"Uomo di riconosciuta onestà e rettitudine, è stato precedentemente Consigliere comunale, poi regionale, fino a diventare, dal 1987 al 1990, Presidente della regione Emilia-Romagna. Dopo l'esperienza in Senato, ha continuato ad operare, con passione, all'interno dell'ANPI, di cui era Vice Presidente nazionale. Rendo omaggio - conclude il Presidente Grasso - a chi ha dedicato con coerenza tutta la sua vita all'impegno civile e politico."

L'orazione funebre della Vice Presidente Nazionale ANPI, Carla Nespolo:

"L'ANPI saluta oggi, con affetto e dolore, il proprio Vice-Presidente Vicario: Luciano Guerzoni.

È il saluto che, per mio tramite, rivolgiamo alla Famiglia che tanto amava, alle Istituzioni emiliane e nazionali, alla sezione ANPI di Modena, agli amici e compagni presenti.

È il saluto del Presidente Nazionale Carlo Smuraglia – impossibilitato a partecipare perché all'estero – il quale ha inviato un messaggio, in cui afferma di essere addoloratissimo per la scomparsa di Guerzoni e annuncia che l'ANPI organizzerà in settembre una grande iniziativa in suo ricordo.

È il saluto della Presidente Nazionale ARCI Francesca Chiavacci, con cui Guerzoni e tutta l'ANPI hanno proficuamente collaborato.

È il saluto di Claudio Betti, Presidente della Confederazione Italiana delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane, di cui Guerzoni era Vice-Presidente.

È il saluto dei membri del Comitato Nazionale e della Segreteria dell'ANPI, molti dei quali, come Marisa Ferro e Carla Argenton e tanti altri che, mi scuso di non poter citare individualmente, sono qui presenti oggi; dei Presidenti ANPI provinciali e regionali venuti da tante parti d'Italia e prima di tutto delle partigiane e dei partigiani. Degli antifascisti di ogni età.

Siamo la sua gente, il suo popolo e Guerzoni, nel suo modo riservato, amava il suo popolo.

Amava l'Emilia Romagna, questa terra straordinaria per storia antifascista e resistenziale. Per storia democratica.

La terra di Arrigo Boldrini.

L'amava con quel tratto gentile e schivo, che era una sua caratteristica.

Luciano è stato un uomo di forte impegno politico e civile e l'antifascismo è stata la sua bussola. Sempre.

Sin da quando, giovane dirigente nazionale della FGCI, s'impegnava tenacemente nei corsi di formazione, affinché noi – poco più giovani – leggessimo, tra gli altri, Pavese e Vittorini, Pasolini e Penna, Nuto Revelli e le memorie partigiane. E che ci sollecitava, anche attraverso le sue recensioni giovanili sul Messaggero, alla conoscenza del cinema sociale.

La sua bella e profonda amicizia con Umberto Carpi nasceva anche da questo: dall'amore per la letteratura e per la storia della Resistenza italiana ed europea.

Ed è per questo che ha sempre collaborato, strettamente e proficuamente, con l'Istituto Storico di Modena.

Quando l'ho conosciuto, Guerzoni aveva 26 anni ed era già un uomo serio.

Di quella serietà fatta di studio e di lavoro quotidiano, tenace e indefesso, che è stato un tratto di tutta la sua vita.

Chi lo ha conosciuto sa, che era anche capace di fine e intelligente ironia.

Di conversazioni piacevoli, di pensieri lunghi.

Fu anche sua, ad esempio, l'idea, nel 1961, di far svolgere il Comitato Centrale della Federazione Giovanile Comunista, ad Alessandria.

La mia città. Una piccola città di provincia, ma una provincia medaglia d'oro della Resistenza.

E i “ragazzi dalle magliette a righe” che l'anno prima, a Genova, avevano cacciato i fascisti, dovevano sapere che i giovani comunisti erano loro vicini, anche geograficamente. Come erano vicini ai caduti di Reggio Emilia e della Sicilia.

A me sembra ieri, caro Luciano, ed è passata una vita. La tua, la mia, quella di Lanfranco e di tanti altri.

Una stagione che ci è sempre sembrata straordinaria. Certo perché eravamo giovani (avevamo vent'anni... come canta Calvino) ma anche perché fu un crogiuolo di lotte, speranze e conquiste come forse mai, prima di allora, nel dopo guerra italiano.

Dopo la FGCI il tuo impegno si trasferì al Partito e fu davvero grande, nel rapporto che sapesti instaurare con i dirigenti democratici d'Algeria – primo fra tutti Ben Bellà –. Era il tempo in cui speravamo di veder definitivamente tramontato il colonialismo e quello che contava era lavorare per la Pace. Per il dialogo tra i popoli.

Pace, lavoro, giustizia sociale, erano le nostre parole d'ordine ma erano anche uno straordinario manifesto politico di cui c'è bisogno, eccome!, ancora oggi.

Poi ti richiamò la tua Emilia e la tua città in particolare, dove svolgesti, sin dall'inizio, come segretario cittadino del PCI di Modena, un lavoro fondamentale di apertura ai giovani.

Questa attenzione ai giovani, alle loro speranze, ai loro diritti, al loro futuro, è sempre stata una caratteristica fondamentale dell'impegno politico di Luciano Guerzoni.

Ricordava proprio ieri Gianfranco Pagliarulo, Direttore di Patria Indipendente, una lunga conversazione tra loro sul diritto dei giovani alla “felicità”!

Pensieri lunghi, che ne hanno fatto il grande dirigente che tutti conosciamo.

La stessa attenzione ai giovani ed al futuro che propone Marisa Ombra nel suo libro “La bella politica” quando ricorda che lei, giovane staffetta partigiana, discuteva, con i suoi giovani compagni di lotta, di un mondo migliore, libero, giusto e pacifico che sembrava loro “dietro l'angolo”.

Non è stato così.

Molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare. E Marisa, come Luciano, come tanti di noi, ha un'attenzione specifica e quotidiana alla loro presenza dei giovani nell'ANPI.

Strettamente si sono intrecciati, in Luciano, l'impegno politico e quello morale.

L'attenzione al quotidiano e il progetto di futuro.

È questo, a mio parere, il filo rosso che ha guidato tutta la sua vita. Quella di grande dirigente politico (da segretario provinciale del PCI di Modena a segretario regionale dell'Emilia-Romagna) e quella di esponente istituzionale di altissimo livello (e molti qui presenti lo ricordano meglio di me).

Fu consigliere comunale di Modena, consigliere Regionale dal 1978 e infine, dal 1987 al 1990, Presidente della Regione Emilia-Romagna.

Nei messaggi che tanti amici e autorità hanno inviato, si coglie spesso un tratto fondamentale di Guerzoni, la sua attenzione, il suo costante impegno, per il proprio territorio e per le sue genti, sia come singoli che come gruppi.

L'amore per il popolo. Si torna sempre lì!

Dal 1992 al 2006, fu Senatore della Repubblica.

Il lavoro svolto in questi quattordici anni fu preziosissimo e lo ha visto impegnato nelle Commissioni Affari Costituzionali e del Lavoro, nonché Vice-Presidente del gruppo dei “Progressisti” e membro delle commissioni speciali per gli Affari Regionali e per le Riforme Costituzionali. Nonché membro del comitato parlamentare Schengen e per l'immigrazione. Ma l'incarico a cui era più legato è sempre stato quello di componente (e poi Vice-Presidente dal 2003 al 2006) della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti.

L'ARMADIO DELLA VERGOGNA, per ricordare. Ed è merito suo, di Marino e di tanti altri senatori del tempo, se si è potuto alzare un velo su questo vergognoso e voluto occultamento.

Quando il Governo italiano, il Governo tedesco e l'ANPI diedero vita al grande progetto dell'Atlante della Stragi, uno degli obiettivi del lavoro di Guerzoni, si concretizzò.

Far conoscere, far ricordare, impedire che ci si dimentichi di che cosa sono stati capaci il fascismo ed il nazismo, in Italia e in Europa.

Il suo ultimo, tenace impegno, è stato quello di portare alla luce, riordinare e quindi portare a conoscenza di tutti i cittadini, l'archivio dei Partigiani italiani, attualmente depositato presso l'Archivio di Stato.

È un lavoro che siamo determinati a proseguire.

Ancora torniamo lì: alla memoria. Allo sguardo attento alle giovani generazioni. Conoscere, non dimenticare. Solo così, anche oggi, possiamo combattere le risorgenti nostalgie fascistiche, che tanto lo angustiavano. E che oggi tutta l'ANPI è impegnata a non sottovalutare, a combattere, a reprimere e chiediamo alle Istituzioni Repubblicane di fare altrettanto. La Costituzione Italiana, ricordava spesso Guerzoni, non è a-fascista. Essa è antifascista e abbiamo il dovere morale, politico e storico di farla rispettare. Inoltre occorre attuarla, a cominciare dal rispetto dello Stato antifascista. Guerzoni che fu pioniere, trent'anni dopo la sua approvazione, dell'attuazione del dettato costituzionale relativo alle Regioni, sapeva bene che una Costituzione non basta che sia buona (e quella Italiana lo è, soprattutto per la capacità di dialogo e di sintesi tra diverse culture, che la caratterizzano) ma occorre che sia attuata. Essa è stata il miglior lascito della Resistenza, il frutto più alto della lotta di Liberazione, è importante pretendere che sia integralmente applicata. Non come un totem immodificabile, ma come il cuore pulsante della nostra convivenza democratica. Ed è giusto ricordare oggi, con spirito unitario e di verità, il suo impegno (cosi come quello di tutta l'ANPI) per il NO al recente referendum costituzionale.

Infine, ma non per ultimo, il nostro ringraziamento di antifascisti va ad un uomo che ha fatto tanto per l'ANPI. Soprattutto per estendere al Sud o in luoghi in cui non esisteva l'organizzazione, la presenza dell'ANPI.

Se oggi, in ogni provincia italiana, vi è una sezione dell'ANPI molto è merito suo.

Ci mancherà, eccome se ci mancherà!...

Non potremo più dire, come facevamo spesso: “...in questa citta' l'ANPI ha un problema.. che facciamo?” Chiediamo a Guerzoni.

E invece lo faremo lo stesso. Perché il suo lavoro, il suo esempio, sono un patrimonio prezioso per tutta l'ANPI. E non andrà disperso a cominciare, come ha ricordato il Presidente Smuraglia, dal convegno in cui più approfonditamente ragioneremo del suo pensiero e dei suoi insegnamenti.

Andremo avanti, per onorare, assieme a lui, quelle partigiane e quei partigiani che, a vent'anni, hanno lottato e spesso sacrificato la vita, per lasciare a noi e alle generazioni future, un mondo migliore.

Oggi le nuove frontiere dell'antifascismo sono il rifiuto del razzismo, della violenza, della guerra. L'impegno perché ad una intera generazione di giovani non sia negato il diritto al lavoro e alla realizzazione di sè. E per un'Europa dei popoli, di tutti i popoli, in cui sia definitivamente espulso lo spettro del fascismo e del nazismo risorgente.

E in cui l'emigrazione, la fuga dei rifugiati dalla fame e dalla guerra, non si risolvano respingendoli in mare o nei campi di concentramento, ma con l'accoglienza e la Pace.

Il sogno di un nuovo mondo, di una nuova umanità. Non quella superficiale degli slogans e dei selfie, ma quella concreta, determinata, tenace, dell'impegno politico e sociale di ogni giorno.

Per questo ci mancherà tanto Luciano Guerzoni e immaginiamo come possa mancare, un uomo come lui, alla sua Famiglia, alla moglie Maura, alla figlia Isa, al genero Marco, agli amatissimi nipoti, dei quali, ogni tanto, ci proponeva un ricordo e un sorriso.

L'ANPI vi è vicina, con affetto e gratitudine.

E saluta, assieme alla sua gente, lo stimato, ascoltato e amato, Vice-Presidente Nazionale Vicario.

Ciao Luciano. Pronunciamo oggi parole che forse non abbiamo saputo dirti da vivo. Sono le parole della memoria, che continueremo a difendere e dell'impegno che continueremo a perseguire, anche in tuo nome. Ciao partigiano Guerzoni."