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"Blocchiamo, tutti insieme, la escalation fascista e razzista"

"Il Comunicato della Segreteria nazionale dell'8 settembre scorso (che riportiamo di seguito) esprime chiaramente la nostra posizione e le nostre intenzioni. Ma esso sarà arricchito dal dibattito che, sul tema, si svolgerà nel prossimo Comitato Nazionale, fissato per il 14 settembre.

Intanto, “aspettiamo” vigilanti le decisioni delle Autorità pubbliche; che non significa aspettare passivamente, ma pretendere che le Istituzioni facciano la loro parte, e presto.

Un buon segno è venuto da una dichiarazione del Capo della Polizia, Gabrielli, che riteniamo di riportare di seguito a queste note, proprio per la sua importanza; ma è essenziale che la risposta di tutte le Istituzioni sia pronta, chiara e tale da suscitare nei promotori della “marcia” e nei loro accoliti la sensazione che ormai si è passato il segno e che null'altro potrà e dovrà essere tollerato.

A fermarli non saranno certamente (solo) le leggi, pur importanti. È necessaria una reazione diffusa e collettiva, delle Istituzioni centrali e periferiche, dei Comuni, delle Regioni, dei cittadini.

Si intravedono già segni di cambiamento rispetto all'eccessivo silenzio ed alla eccessiva indulgenza che finora avevano regnato. Uno di questi è una risposta recente e pronta del Ministro Minniti ad un'interpellanza su un movimento dichiaratamente fascista, che aveva formulato richieste aberranti; risposta che aveva già rappresentato, nella sua fermezza, un segnale di novità.

La dichiarazione del Prefetto Gabrielli va ancora oltre, nella sua chiarezza.

Ma c'è di più; si vanno moltiplicando le prese di posizione e le decisioni di Regioni e Comuni, che vanno nella direzione giusta.

La Regione Toscana ha lanciato un “osservatorio” su fascismo e xenofobia, impegnandosi anche ad azioni positive sulla memoria e sulle reazioni alla diffusione di manifestazioni – appunto – fasciste e razziste.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato una legge sulla “Memoria nel '900” che è importante perché consentirà di far conoscere anche agli ignari ed ai giovani che cosa sia avvenuto – fra l'altro – nella Seconda guerra mondiale, con la Resistenza e la vittoria su tedeschi e fascisti e che cosa sia stato, nella realtà, il fascismo.

Sta diventando lunga, inoltre, la serie di Comuni e Municipi che adottano delibere per condizionare la concessione di spazi pubblici a precisi requisiti (escludendo, dunque, manifestazioni fasciste e razziste) ed a dichiarazioni di rispetto della Costituzione e dei suoi princìpi fondamentali.

Delibere in tal senso sono state adottate a Pavia, a Siena, a Cavarzere, a Sarzana, a Chiaravalle e diverse altre. E si tratta di un fenomeno in espansione e rilevante soprattutto se si pensa che fino a poco tempo fa si dubitava che simili decisioni potessero essere adottate.

Certo, è necessario fare ancora di più; e speriamo che il Parlamento trovi il tempo e il modo per approvare una buona e completa legge antifascista in grado di superare ogni questione formale e di colpire tutte le forme in cui il neofascismo si manifesta; ma soprattutto si decida a disciplinare e a porre sotto effettivo controllo ciò che avviene sulla rete, dove prosperano associazioni di netta marca fascista e razzista e dove si diffondono dichiarazioni e prese di posizione aberranti ed in netto contrasto con tutto ciò che afferma la Costituzione.

Infine, i cittadini. C'è ancora troppa passività e troppa indifferenza, in molti settori; ed un eccessivo distacco da parte della stessa “cultura” del Paese, che pure nel passato ha dato dimostrazione assai più netta di contrapposizione alla minaccia fascista e di amore per la democrazia.

In questa direzione, c'è ancora molto da fare. E non credo che bastino le manifestazioni, pur necessarie: occorre un impegno continuo e diffuso per ricordare e far sapere a chi non sa, che cosa è stato il fascismo e cosa significa il razzismo. A questo fine, è necessario un lavoro paziente e continuo, da parte di tutte le articolazioni della nostra Associazione e di tutti i nostri iscritti.

Ma poiché si tratta di un lavoro di lunga lena e di grande importanza, non si può pensare di fare da soli; anzi, bisogna realizzare sempre di più un'unità antifascista e antirazzista di tutte le forze politiche e sociali che si ispirano alla democrazia.

Da ultimo, voglio sottolineare ancora una volta che queste manifestazioni fasciste e razziste non sono solo fastidiose ed aberranti, ma rappresentano anche un concreto pericolo: che si rafforzino i peggiori istinti ed i peggiori egoismi e che si intacchi lentamente il pur solido terreno della democrazia.

Le svolte autoritarie ed i successi della destra “nera” che si vanno verificando in Europa e nel mondo devono preoccuparci e rappresentare uno stimolo per la nostra azione quotidiana.

La storia non si ripete nelle stesse forme, ci dicono gli storici; è vero, ma se le forme cambiano e la sostanza rimane, il risultato è lo stesso. E dunque bisogna creare seri antidoti contro chi, in una forma o nell'altra, si adopera per trasformare la nostra democrazia in un relitto. Una cosa che non consentiremo mai".

Carlo Smuraglia

(da ANPInews n. 256 - 12/19 settembre 2017)

Dichiarazione del Capo della Polizia, Franco Gabrielli, sull'annunciata manifestazione di Forza Nuova del 28 ottobre

"Se vogliono fare una manifestazione contro lo ius soli, sono liberissimi di farlo, ma non possono confonderla in modo smaccatamente oltraggioso con una vicenda sulla quale il Paese ha preso in maniera chiara e netta la sua posizione. Noi siamo figli di una Repubblica nata nel sangue di chi ha difeso il Paese contro certe violenze e certe ideologie. Non c'è possibilità di trattare su questo, ragioneremo - ha concluso - quando avremo le carte".

(Da www.repubblica.it dell'8 settembre 2017)