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"I Sindaci della provincia di Chieti vietino gli spazi pubblici alle organizzazioni neofasciste e razziste"

L'ANPI, CGIL, CISL, UIL della provincia di Chieti, in merito ai sempre più frequenti e sempre più aggressivi ed eversivi episodi, contro simboli, cose e persone, (Como, La Repubblica, Forlì,solo per citare alcune vicende recenti),di cui si sono resi protagonisti negativi diversi appartenenti a gruppi o organizzazioni che si richiamano al neofascismo e al neonazismo, ritengono urgente e non più rinviabile un intervento deciso e continuo di tutte le forze democratiche e delle Istituzioni al fine di mettere in campo tutte le iniziative di vigilanza, contrasto e repressione di questi deprecabili atti di violenza.

Nella provincia di Chieti, in cui hanno operato le gloriose Brigata Maiella e Banda Palombaro, si sono distinti i giovani Eroi Ottobrini di Lanciano, e si sono verificate efferate stragi di civili, come quella di Sant'Agata di Gessopalena.

Al fine di raggiungere questi obiettivi ognuno deve fare la propria parte:

Le Istituzioni senza indugi e alcuna tolleranza applichino le leggi che vietano la ricostituzione di movimenti, associazioni o partiti che si richiamano in maniera diretta o che utilizzano metodi e sistemi che rievocano il fascismo, come previsto dalla nostra Carta Costituzionale, figlia dell'Antifascismo e della lotta Partigiana e, se quelle attuali sono insufficienti o lacunose, il Governo e il Parlamento intervengano con urgenza.

I Sindaci della nostra provincia adottino e applichino delibere per vietare agibilità politica e spazi pubblici alle organizzazioni neofasciste e razziste e che non sottoscrivono il riconoscimento della nostra Costituzione.

CGIL, CISL, UIL e ANPI, dal canto loro, sono impegnate a promuovere in tutti i posti di lavoro pubblici e privati momenti di riflessione e di discussione sulla Carta Costituzionale: da dove nasce, come nasce e i Valori che in essa sono racchiusi.

Occorre realizzare un contrasto di tipo culturale utilizzando tutti gli strumenti educativi, sia tradizionali che moderni. Purtroppo la testimonianza diretta e orale dei combattenti per la libertà va via via scomparendo per motivi anagrafici dei protagonisti. Il loro racconto, anche per alcune esperienze fatte nella nostra provincia, sarebbe da preferire a tutte, per la capacità di coinvolgimento dei giovani.

Comunque bisogna insistere sulla memoria sia nei momenti ufficiali (25 Aprile) sia con un continuo rapporto con le scuole e il mondo giovanile.

Il Presidente ANPI Provinciale Chieti

Antonio Innaurato

I Segretari Generali CGIL CISL UIL Chieti

Germano Di Laudo – Lucio Petrongolo – Antonio Cardo

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