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Pezzino: "Sì al museo del fascismo, ma non a Predappio"

(...) PAOLO PEZZINO - "Nel febbraio 2016 ho firmato a favore del museo di Predappio. Ma poi ho cambiato opinione per diversi motivi. Innanzitutto nel frattempo è cresciuta la presenza nostalgica in quel paese. Lo scorso 28 ottobre circa duemila persone si sono recate alla tomba di Mussolini per ricordare la marcia su Roma. Predappio si sta configurando come una sorta di enclave neofascista nella Repubblica italiana. E mi pare astratta l'idea di opporsi a questa deriva con un museo: è un problema di ordine pubblico che va risolto impedendo le manifestazioni più eclatanti, anche approvando il progetto di legge Fiano per consentire la chiusura di negozi che vendono simboli del passato regime. Se si interviene così, non si vede poi perché creare un museo a Predappio, località per nulla significativa nella storia del fascismo. Mussolini vi nacque, ma tutta la sua carriera si sviluppò altrove. Sono favorevole a fare un Museo del fascismo, ma in una grande città. A Predappio sarebbe pericoloso perché metterebbe in contatto i visitatori, per esempio comitive di studenti, con la presenza neofascista egemone sul territorio, ma anche sprecato, perché non avrebbe il rilievo che potrebbe assumere a Roma, a Milano, o anche a Bologna" (...)