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L'adesione dell'Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti medi alla manifestazione nazionale "Mai più fascismi - Mai più razzismi"

Il 24 febbraio l'Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi saranno in piazza a Roma, insieme a tante altre organizzazioni antifasciste, contro ogni fascismo e razzismo. A settant'anni dalla sua entrata in vigore, scegliamo di stare dalla parte della Costituzione: siamo studenti antifascisti, mettere fascismo e antifascismo esclusivamente su un piano di una contrapposizione politica, è quanto di più lontano dalla democrazia si possa immaginare.

La realtà in cui ci troviamo è sempre più preoccupante e ci affida un ruolo non facile ma sicuramente fondamentale: costruire un futuro sui nostri valori, quei valori che hanno radici nella resistenza ma che sono ogni giorno messi in seria discussione, tanto da dover combattere strenuamente per continuare a farli vivere con nuova forza nel presente.

Lo scenario politico è preoccupante: la destra è ormai spudoratamente nazionalista e razzista, crescono le violenze messe in atto da forze come CasaPound e Forza Nuova e diventano quotidiani gli attacchi fascisti e razzisti di ogni tipo. Il M5S, primo partito del paese, rinuncia alle proprie responsabilità nascondendosi di fronte a un tema scomodo da affrontare in campagna elettorale; il centrosinistra e la sinistra tentennano, incapaci di costruire un argine democratico solido e concreto. E le istituzioni spesso non ha dato prova di fermezza, come avvenuto, in modo eclatante, con l'attentato di Macerata, che non ci stancheremo mai di definire un piano di matrice razzista e fascista, e non del gesto di un folle. Non si è trattato di giustizia privata e la sparatoria non può essere relegata a un fatto di cronaca nera. Così come alla cronaca nera non possono essere ricondotti i fatti di Firenze, quelli di Fermo o i più recenti di Pavia.

Porre basi solidi di antifascismo tra i giovani e gli studenti è fondamentale, per questo la nostra azione parte da scuole ed università, quelle scuole ed università dove purtroppo stanno trovando spazio soggetti studenteschi di ispirazione fascista; quelle scuole ed università dove quotidianamente si verificano episodi di intolleranza e violenza. Ripartire dalla centralità dell'istruzione e dei suoi luoghi è fondamentale per una società tollerante, inclusiva ed antifascista; costruire un'istruzione dove le fasi più recenti della nostra storia, a partire dal fascismo, siano parte fondamentale dei programmi didattici, è indispensabile per comprendere. L'istruzione deve avere un ruolo centrale nella lotta al fascismo!

Il 24 saremo in piazza: la nostra più grave colpa sarebbe l'indifferenza, quando invece bisogna essere ancora Partigiani! Continueremo ad alzare la testa e, con gli strumenti della democrazia contrasteremo ogni deriva e ogni demagogia che fomenti paure, rancori, xenofobie.

Lo faremo a Roma il 24 e continueremo a farlo in tutte le piazze antifasciste, ma soprattutto con la nostra azione quotidiana nelle scuole e nelle università, promuovendo formazione e informazione, rafforzando la memoria storica affinché sia la bussola che orienta l'agire comune.

Mai più! Contro fascismi e razzismi ogni giorno, in ogni paese, in ogni città, in tutte le scuole e università!

Roma, 19 febbraio 2018