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Il 17 marzo in piazza a Napoli per l'unità d'Italia

Un nutrito cartello di associazioni, movimenti e personaggi conosciuti al grande pubblico, tra i quali diversi artisti del panorama musicale italiano, il 17 marzo celebrerà i 150 anni dell’Unità d’Italia a Napoli, in piazza Dante, con una manifestazione intitolata “150 proposte per l’Italia”.

Hanno già aderito l’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, le Agende Rosse di Salvatore Borsellino, Piero Ricca e Qui Milano Libera, l’Anpi, l’Arcigay, InMovimento, il Popolo Viola, BO.BI. (Boicotta il Biscione), Emergency, Articolo 21, Comitato 3.32 dell’Aquila, il Popolo delle Carriole, la LEAL (Lega AntiVivisezionista), la Rete No Ponte, l’Unione dei familiari delle vittime delle stragi (di Bologna, strage di piazza Fontana, piazza Della Loggia, Italicus, via dei Georgofili, strage del rapido 904), i Famigliari delle vittime della strage di Ustica, Antimafia Duemila. E poi il dott. Raffaele Cantone, magistrato campano in primissima linea nella lotta alla camorra, Dario Vergassola, Sabina Guzzanti, Don Andrea Gallo, Don Aniello Manganiello, Loris Mazzetti, Marco Ligabue, altre associazioni, cantanti e gruppi musicali quali Daniele Silvestri, Edoardo Bennato, Francesco Baccini, i RIO, Enzo Gragnaniello & Sud Express, gli 'A67 di Scampia e gli Osanna.

Sul sito www.17marzo.com tutte le informazioni sulla manifestazione.

Luciano Guerzoni, segretario nazionale ANPI ha così motivato l’adesione dell’Associazione nazionale partigiani all’iniziativa.

“Da quando ha preso corpo l’autoritarismo berlusconiano con le sue attitudini classiste e di manomissione della Costituzione e dell’ordine repubblicano, i partigiani e gli antifascisti – innanzitutto quelli che si raccolgono nell’ANPI – con tenacia paziente e risoluta, impegnano se stessi e tutte le forze sociali e politiche democratiche per ridare fiducia e speranza indispensabili a rendere sempre più ampio, unitario, possente e vincente il campo delle forze che si battono per il cambiamento. L’iniziativa “150 proposte per l’Italia” va proprio nella direzione di un ritrovarsi operativo di tante espressioni dell’associazionismo democratico e di singoli intellettuali e artisti sensibili e pronti a mettersi a disposizione di un Paese che appare sempre più drammaticamente privo di futuro.

Ritrovarsi, in modo permanente, ecco la proposta. La premessa fondamentale a tante intenzioni civili, a battaglie di “sana Costituzione”. Ritrovarsi è il seme decisivo della ricostruzione di un tessuto democratico sfilacciato, che sta permettendo l’inverosimile.

Ritrovarsi, ri-unirsi per diffondere e radicare con sicura efficacia l’ideale del bene comune, della sua salvaguardia e promozione.

Ritrovarsi, perché no, per trasmettersi robusto entusiasmo. C’è un vento di freschezza democratica che da qualche tempo soffia in Italia: afferriamolo e sosteniamolo. Insieme. Donne, uomini, studenti, antifascisti.

Ce la faremo”.

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