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Con il tricolore Venezia dice no alla festa Padana ai Sette Martiri

Serena Ragno*


Venezia reagisce alla festa padana del 12 settembre, che si svolge sulla Riva dei Sette Martiri (assassinati dai nazisti il 3 agosto del '43), zona cara a tutta Venezia democratica ed antifascista. Una reazione spontanea attraverso la costituzione del “Comitato bandiera italiana 12 settembre” per dare una chiara e forte risposta alla politica secessionista e disgregatrice della Lega, nel nome di una Repubblica, nata dalla Resistenza, unica e solidale. All’iniziativa hanno aderito, semplici cittadini, tutti i partiti del centro sinistra, alcune associazioni, tra cui l'Anpi. Una scelta non casuale. Era stato, infatti, chiesto, che i primi firmatari fossero tre autorevoli personalità dell’ANPI proprio per la sua riconosciuta autorevolezza come associazione. I primi firmatari sono i partigiani Mario Osetta, presidente onorario Anpi provinciale, Alberto Durante, presidente sezione Anpi "Sette Martiri" di Venezia, Giordano Gamacchio, amministratore Anpi provinciale. Si stanno distribuendo per la città bandiere tricolori, perché i cittadini la espongano sulle loro finestre il giorno 12, così come ha sempre fatto la famosa "Signora Lucia". Sono già stati affissi dei manifesti, anche a Mestre. Verrà anche fatta una conferenza stampa. Diamo la nostra adesione a questa presa di coscienza anche come assunzione di responsabilità, perché la Repubblica antifascista, nata con enormi sacrifici di vite umane, mantenga lo spirito che i nostri padri costituenti hanno voluto darle.

*Segretaria Anpi Venezia