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La Provincia di Pavia: no all'equiparazione tra partigiani e repubblichini

Il Consiglio provinciale di Pavia boccia la proposta di Legge n. 3442 che equipara i partigiani ai repubblichini. LO ha fatto approvando un ordine del giorno sottoscritto dal capogruppo PD, Martina Draghi, dal capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, Ezio Stella, dal capogruppo dell'Italia dei Valori, Raffaele Sala e dal capogruppo dell Lista Civica Bosone, Riccardo Fiamberti.

Questo il testo del documento.

"Il Consiglio provinciale preso atto dell’approvazione in Commissione Difesa della Camera dei Deputati della proposta di Legge n. 3442 che prevede “ disposizioni per le associazioni di interesse delle forze armate” sottolinea come questo provvedimento preveda il riconoscimento giuridico, e, quindi, la possibilità di accedere a contributi finanziari pubblici, indistintamente a tutte le associazioni combattentistiche d’arma, previo parere del Ministro della Difesa.

- Nel manifestare la propria piena e convinta adesione alla Carta Costituzionale, quale prima Legge della Repubblica, nata dalla lotta di liberazione e nell’esplicitare la propria volontà di difenderne la sostanza, i valori ed i contenuti, esprime la propria viva preoccupazione ed indignazione per un provvedimento che apre il percorso di una inaccettabile riscrittura della materia storica, allineando su uno stesso piano combattenti partigiani e combattenti della repubblica di Salò, conducendo così una operazione illegittima sul piano della verità dei fatti e vergognosa dal punto di vista etico;
- nel condannare questa operazione, tiene a sottolineare come essa, nel profondo, si inserisca in un subdolo tentativo di riabilitare un regime antidemocratico e dittatoriale, che trascinò il Paese in guerra, rendendosi responsabile delle rovine e dei lutti di una intera nazione. Ricorda anche come questo tentativo abbia un suo precedente nel 2009, quando si tentò di riunificare sotto il simbolo “Ordine Tricolore” tutti coloro che combatterono dal ’43 al ’45, accomunando vittime e carnefici, e trovi un suo accanito sostenitore nel senatore Cristiano De Eccher che presentò un ddl costituzionale per abolire la XII norma transitoria che vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del partito fascista.

Nell’invitare tutti gli antifascisti ed i democratici ad agire con piena fermezza e grande determinazione per interrompere l’iter della proposta di legge n. 3442 e per vigilare sulla nostra Costituzione, quale fondamento irrinunciabile delle nostre istituzioni democratiche;invita altresì il Presidente Bosone a riattivare il “Comitato Unitario Antifascista per la Difesa delle istituzioni repubblicane” – quale strumento importante per fare conoscere, specie presso le giovani generazioni, la storia del Paese, non smarrirne la memoria storica e diffondere i valori della cultura politica costituzionale ed antifascista".