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Paolo Cappa

Nato a Genova il 19 febbraio 1888, deceduto a Roma il 26 giugno 1956, giornalista e uomo politico democristiano.

Aveva cominciato col lavoro giornalistico al Momento di Torino e al Cittadino di Genova, mentre ancora, nel capoluogo ligure, studiava Giurisprudenza. Laureatosi a 21 anni, era diventato, nel 1919, direttore de l'Avvenire d'Italia di Bologna. Paolo Cappa fu tra i più vicini collaboratori di Don Sturzo nella fondazione del Partito popolare. Eletto deputato nel 1919, nel 1921 e nel 1924, dopo l'Aventino Cappa fu tra i parlamentari dichiarati decaduti dal regime. Percosso dagli squadristi a Savona, durante il ventennio fascista si diede alla professione di avvocato e se ne stette appartato, per rientrare nella politica attiva nel 1945. Designato membro della Consulta nazionale, Paolo Cappa fu deputato democristiano alla Costituente e senatore di diritto nel primo Parlamento repubblicano. È stato anche sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (negli anni 1946-'47), e ministro della Marina mercantile dal 1947 al 1948 e dal 1951 al 1953. Nel Savonese gli sono state intitolate strade a Finale Ligure e a Varazze.