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Edmondo Riva

Nato a Monterotondo (Roma) nel 1901, fucilato a Monterotondo il 7 giugno 1944, operaio, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Lavorava come capomacchina in un'impresa del suo paese, la Laterizi Tiburtina, quando, dopo l'armistizio, per opporsi ai nazifascisti, decise di organizzare a Monterotondo una piccola formazione partigiana. Con i suoi uomini Riva condusse numerose azioni contro gli occupanti, finché non cadde nelle loro mani e fu fucilato. La motivazione della massima ricompensa al valor militare sintetizza così l'impegno dell'operaio di Monterotondo per la libertà: " Sebbene in difficile situazione ambientale, subito dopo l'armistizio radunava attorno a sé un gruppo di arditi volontari a capo dei quali dava continue prove di temerarietà, coraggio e sprezzo della vita, portando a compimento numerose azioni armate contro truppe tedesche attestate a presidio della zona ed infliggendo alle stesse notevoli perdite in uomini e materiali. Durante operazioni di ricupero di armi aviolanciate veniva catturato dai tedeschi. Condotto in carcere e a lungo interrogato, con minaccia di gravi rappresaglie, affinché rivelasse l'identità dei compagni di lotta, si rifiutava di fornire la benché minima informazione. Sottoposto, per ben tre giorni, a innumerevoli sevizie continuava a mantenere il più assoluto silenzio e, conscio della propria sorte, rivolgeva alla straziata moglie presente, parole di incoraggiamento dicendole: " È venuta la mia ora, stai tranquilla, io muoio per un'Italia libera e indipendente ". Visto vano ogni tentativo di piegare il suo spirito indomito ed esasperati da tanta eroica resistenza, i nemici infierivano ancora su di lui con inaudita ferocia mozzandogli ambo le mani e dandogli, infine, la morte che affrontava con eroico contegno mediante fucilazione. Mirabile esempio di sublime amore per la Patria".