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Sergio Cotta

Nato a Firenze il 6 ottobre 1920, deceduto a Firenze nel 2007, filosofo del Diritto.

Col fratello Carlo è stato tra i protagonisti della Resistenza nel Monferrato. Al momento dell'armistizio, Sergio Cotta era sottotenente nel 26° Reggimento Fanteria e aveva subito raggiunto i partigiani, diventando comandante della II Brigata "Tumino" della Divisione autonoma "Monferrato". Con i suoi uomini aveva combattuto contro i nazifascisti sino alla liberazione di Torino e quando, nel giugno del 1945, era stato smobilitato, aveva ripreso i suoi studi di Filosofia del Diritto.
Assistente di Norberto Bobbio all'Università di Torino, Sergio Cotta aveva approfondito gli studi storico- filosofici sull'Illuminismo e sul pensiero giuridico e politico nel Cristianesimo. Docente nelle Università di Perugia (1956), di Trieste (1960), di Firenze (1964), dal 1965 ha insegnato alla "Sapienza" di Roma. Socio dell'Accademia dei Lincei dal 1995 (anno in cui l'allora Presidente della Repubblica, Luigi Scalfaro, gli consegnò la Medaglia d'oro assegnata ai "benemeriti della Cultura e dell'Arte), Sergio Cotta ha lasciato un'enorme mole di scritti filosofici. Ricordiamo qui soltanto Montesquieu e la scienza della società del 1953, e l'ultima sua opera, pubblicata nel 2004, Il diritto come sistema di valori.