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Maurizio Macciantelli

Nato a Nova Milanese il 13 marzo 1924, caduto a Busto Arsizio (Varese) il 24 luglio 1944, operaio.

Il giovane operaio, poco dopo l'armistizio, aveva costituito il primo Distaccamento garibaldino "volante" della Valle Olona. Macciantelli fu mortalmente colpito, proprio durante una delle sue audaci azioni: l'attacco ad un camion dei tedeschi. Il cadavere dell'operaio fu subito utilizzato dai fascisti per terrorizzare la popolazione di Busto Arsizio: legato per i piedi a un carro, Macciantelli fu trascinato lungo le strade della cittadina per "dare una lezione" agli abitanti. La risposta della Resistenza venne poco dopo: la 102ª Brigata Garibaldi prese il nome del giovane, il cui cadavere era stato così brutalmente trattato. Nel dopoguerra, un semplice cippo (un tronco di colonna poggiato su un masso), è stato eretto, a fianco della strada per Lonate, sul luogo dove il giovane operaio era stato raggiunto dai proiettili dei tedeschi; negli anni, la fotografia del ragazzo è stata più volte asportata dal cippo, senza che siano mai stati identificati i vandali. Portano il nome di Maurizio Macciantelli vie di Nova Milanese e di Cassano Magnago.