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Arnaldo Azzi

Nato a Ceneselli (Rovigo) il 23 dicembre 1885, deceduto a Cuneo il 25 novembre 1957, generale dell'Esercito, deputato alla Costituente e parlamentare.

Ha iniziato la carriera militare da soldato, sino a raggiungere il grado di generale di Divisione della Riserva. Durante la Prima guerra mondiale era stato ferito e decorato al valor militare; durante l'ultimo conflitto, comandante di Divisione, aveva operato in Africa settentrionale.
L'8 settembre 1943 si trovava in Albania alla testa della Divisione "Firenze". Fu uno dei pochi generali che in quelle difficili, tragiche circostanze escluse l'avvio di qualsiasi trattativa con i tedeschi, perché, com'è stato ricordato dopo la sua morte, "non intendeva che l'Italia e l'Europa diventassero una colonia nazista". Fu per questo che il generale Azzi si rese promotore d'un aperto accordo con il movimento di liberazione albanese. Scontratosi vittoriosamente con i tedeschi a Kruja, ne sostenne il massiccio contrattacco fino all'ordinato ripiegamento dei suoi soldati in montagna.
Il 28 settembre 1943, il generale Azzi s'incontrò con Hanver Hoxa e con altri capi della resistenza albanese, stipulando con loro importanti accordi politico-militari. Trasformata la Divisione "Firenze" in una forte unità partigiana, il generale italiano assunse il Comando militare "truppe alla montagna", che sino a qual momento era stato tenuto dal tenente colonnello Mario Barbi Cinti, e istituì cinque "Comandi militari di zona", ciascuno dei quali fu rappresentato da un battaglione. Rientrato nell'Italia liberata con buona parte dei suoi uomini, Azzi assunse il comando militare del Lazio, degli Abruzzi e dell'Umbria. Nel dicembre 1944 l'allora ministro della Guerra - dietro ordine del Luogotenente generale del Regno, Umberto di Savoia - lo esonerò dall'incarico perché Azzi aveva pubblicato un articolo sulla democratizzazione, l'apoliticità e la riduzione delle Forze armate. Il generale rispose al provvedimento restituendo al ministro le onorificenze e le ricompense al valor militare di cui era insignito. Soltanto dopo la proclamazione della Repubblica, Arnaldo Azzi fu reintegrato nel grado.
Deputato alla Costituente, il generale aveva militato nel Partito repubblicano; aveva poi aderito al Fronte popolare. Durante la prima legislatura repubblicana, Azzi fu vice presidente della Commissione Difesa della Camera. .