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Oberdan Chiesa

Nato a Livorno l'11 settembre 1911, fucilato a Rosignano Solvay (Livorno) il 29 gennaio 1944, marittimo.

Membro dell'organizzazione comunista clandestina e per questo ricercato dalla polizia fascista, Oberdan Chiesa espatriò in Corsica. Di lì, allo scoppio della guerra di Spagna, accorse volontario nelle Brigate Internazionali. Ferito in combattimento alla Casa del Campo, l'antifascista italiano, dopo essere stato curato, entrò a far parte della flotta repubblicana. Passato in Francia dopo lo scioglimento delle Brigate Internazionali, Chiesa fu internato con i suoi compagni nel campo di Vernet, dove rimase sino all'occupazione della Francia da parte delle truppe naziste. Consegnato alla polizia italiana, Chiesa fu confinato a Ventotene. Liberato dopo la caduta di Mussolini, poté tornare a Livorno, dove, subito dopo l'8 settembre 1943, si diede ad organizzare la Resistenza. Era commissario politico della 3a Brigata "Garibaldi", che sarebbe poi stata a lui intitolata, quando fu arrestato e incarcerato a Pisa. Il 29 gennaio del 1944, per ritorsione dopo un'azione dei partigiani (che, a Rosignano Solvay, avevano ferito a rivoltellate il maresciallo collaborazionista Nannipieri, comandante della locale Stazione dei carabinieri, e un suo sottoposto, che sarebbe deceduto tre mesi dopo), Oberdan Chiesa fu prelevato dal carcere "Don Bosco". Portato sulla spiaggia di Lillatro, a Rosignano Solvay, Chiesa, vi fu fucilato per rappresaglia da un plotone misto di CC e di GNR. Al sacerdote che insisteva perché pregasse rispose: "Io rispetto le sue idee, lei rispetti le mie". Subito dopo la Liberazione di Livorno, gli abitanti del Comune di Rosignano Marittimo, che a Chiesa hanno intitolato una strada, hanno collocato presso il luogo dell'esecuzione un cippo che reca la scritta: "QUI/ IL 29 GENNAIO 1944/ FU TRUCIDATO DAI/ FASCISTI REPUBBLICANI/ OBERDAN CHIESA/ COMBATTENTE EROICO/ IN SPAGNA E IN ITALIA/ PER LA CAUSA DEL PROLETARIATO/ IL POPOLO DI ROSIGNANO/ NEL 1° ANNIVERSARIO/ DEL SUO SACRIFICIO". In seguito, nella stessa località, è stato eretto un monumento, opera dello scultore Mimmo Di Cesare. Il ricordo di Oberdan Chiesa è ancora molto vivo nel Livornese. Vi ha contribuito anche il libro di Mario Volpato intitolato Il martirio di Oberdan Chiesa che, pubblicato nel 1980, è stato ristampato nel 2006 per iniziativa della Regione Toscana e distribuito nelle scuole della zona.