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Elio Culasso

Nato a Pinerolo (Torino) il 19 maggio 1925, deceduto a Salta (Argentina) nel 2002.

Fu tra i primi a prendere le armi (col fratello Livio, di tre anni più giovane di lui), per battersi contro i nazifascisti. Alla testa di una squadra della IV Brigata Garibaldi "Cuneo", organizzata e guidata dal leggendario comandante "Barbato" (Pompeo Colajanni), partecipò alle dure e sanguinose battaglie dell'inverno '43-'44, combattendo sui monti della Val Luserna e di Bagnolo e sul Montoso, baluardo della lotta partigiana. "Reno" (questo il nome di battaglia di Culasso), entrò poi nel battaglione "Arditi" della IV Brigata e partecipò alle più audaci azioni che, condotte nella pianura dominata dal nemico, snidavano i nazifascisti nei loro stessi covi. Si ricordano l'assalto all'aeroporto tedesco di Murello, con l'incendio e la distruzione di numerosi aerei; la battaglia di Bibiana, con l'attacco diretto al presidio delle cosiddette "SS italiane"; il violento combattimento della Pancalera, dove una colonna nazifascista fu attaccata nel cuore stesso della pianura. "Reno" prese parte anche ai combattimenti per la liberazione di Torino. Dopo la guerra, fu costretto ad emigrare col fratello in Argentina, dove i Culasso riuscirono ad affermarsi, senza mai dimenticare gli ideali di libertà per i quali si erano battuti in Italia. Elio è stato autore di numerosi libri, tra cui Patria de Rebeldes, una commovente storia della IV Brigata Garibaldi.