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Ezio Setti

Nato a Marco (Trento) il 18 ottobre 1887, morto a Mauthausen l'11 settembre 1944, operaio.

Allo scoppio della Prima guerra mondiale si allontanò dal Trentino per ritornarvi nel 1919. Eletto sindaco di Marco, Ezio Setti dovette allontanarsi dal suo paese quando i fascisti ebbero il sopravvento in Italia. Trasferitosi a Milano con la moglie e i quattro figli, l'operaio trentino trovò lavoro alla Caproni, dove non mancò di esprimere i suoi sentimenti antifascisti, tanto da essere a più riprese diffidato dalla polizia.

Dopo l'armistizio collaborò con la Resistenza sino a che, l'11 marzo del 1944, militi della RSI fecero irruzione nella sua abitazione e, accusandolo di aver partecipato agli scioperi che si erano svolti nei giorni precedenti in Lombardia, in Piemonte e in Liguria, lo arrestarono. Ezio Setti fu prima imprigionato nel carcere di San Vittore e poi fu tradotto a Bergamo, di dove fu deportato a Mauthausen con alcune diecine di lavoratori della Caproni. Morì in quel lager pochi mesi dopo.