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Terzo Lori

Nato ad Alfonsine (Ravenna) il 4 luglio 1913, caduto a Biserno di Santa Sofia (Forlì) l'12 aprile 1944, operaio, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Nel 1935 era stato chiamato per il servizio di leva, ma il suo impegno da soldato durò poco. Per aver espresso i suoi sentimenti antifascisti, fu infatti arrestato, processato e confinato nell'isola di Ventotene. Con l'aiuto degli altri confinati, il giovane operaio si mise a studiare e, quando cadde il fascismo e riacquistò finalmente la libertà, Terzo Lori aveva completamente maturato la sua preparazione politica. Non a caso, quindi, dopo l'armistizio, fu tra i primi organizzatori della Guerra di liberazione nel Ravennate. Lori era commissario politico di una Compagnia dell'8a Brigata Garibaldi "Romagna", comandata dal giovanissimo Amos Calderoni, quando ricevette l'ordine di contrastare e fermare l'avanzata dei fascisti repubblichini e delle SS tedesche della Divisione "Hermann Goering", che il 10 aprile del 1944 avevano iniziato un rastrellamento nella valle del Bidente. Il commissario politico mandò una staffetta al Comando, con un messaggio che si concludeva così: "Resisteremo fino all'ultimo. Permetteremo a voi la ritirata, perché qui i traditori non passeranno, finché un uomo sarà in grado di sparare". Lori e Calderoni mantennero il loro impegno. La motivazione della massima decorazione al valor militare alla memoria di Terzo Lori dice: "Commissario di guerra di una compagnia partigiana, alla testa di quaranta compagni, organizzava la resistenza di un posto avanzato per ritardare la marcia di una grande unità tedesca. Attaccato da forze preponderanti, rispondeva col fuoco delle poche armi di cui disponeva alla massa di fuoco nemico, riuscendo con la sua indomita passione ad infervorare i compagni, che valorosamente seppero tener fronte alla travolgente avanzata dell'avversario. Ferito una prima volta, non volle abbandonare il suo posto di combattimento e, nel momento in cui era per essere sopraffatto dal nemico, levatosi in atto di suprema sfida, cadeva mortalmente colpito da una raffica di mitraglia, trovando negli spasimi dell'agonia la forza di rivolgere il suo ultimo saluto alla Patria". Dopo il tragico epilogo degli scontri di Biserno di Santa Sofia, un reparto della 28a Brigata Garibaldi "Mario Gordini", operante nel territorio di Ravenna, prese il nome di "Distaccamento Terzo Lori". Fu questa, con ogni probabilità, l'unica formazione partigiana "anfibia" della Resistenza italiana ed è oggi ricordata, su quel che resta dell'«Isola degli Spinaroni», da una targa in mosaico. Sul "Distaccamento Terzo Lori", il giornalista Sergio Zavoli ha girato (per la serie Diario di un cronista) un documentario dal titolo L'armata delle valli. Il Comune di Alfonsine ha intitolato una strada al suo valoroso cittadino.