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Antonio Cei

Nato a Viareggio (Lucca) nel 1915, caduto a Cefalonia il 22 settembre 1943, funzionario delle Dogane, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Ispettore alle Dogane di Genova, nel 1940 era stato mobilitato e inviato prima in Albania e poi in Grecia. Al momento dell'armistizio era tenente del 17° Reggimento Fanteria della Divisione "Acqui" e fu tra i primi, a Cefalonia, ad opporsi ai tedeschi con il fuoco del suo plotone mortai. La motivazione della Medaglia al valore ricorda che Antonio Cei, "... durante duri combattimenti trascinava i suoi soldati ad una titanica lotta, destando l'incontenibile ammirazione dei superiori e dei gregari per la sua fredda audacia che gli consentì, sotto il furioso spezzonamento e mitragliamento degli stukas, di caricare da solo, in un sol tempo, i suoi due mortai. Divenuto l'anima della lotta e della resistenza, comandante dell'unico reparto organico ancora in armi, trovò il coraggio di opporsi, con un nucleo di eroi, alla potenza nemica che lo annientò". Ad Antonio Cei hanno intitolato strade i Comuni di Genova e di Pisa.