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Aldo Salvetti

Nato a Mirteto (Massa) nel 1923, trucidato a Castagnola di Massa il 19 settembre 1944, apprendista carpentiere, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Il giovane carpentiere, subito dopo l'8 settembre 1943, si era unito ai partigiani della Lunigiana. Entrato a far parte della formazione "Aldo Cartolari", inquadrata nella Brigata d'assalto Garibaldi, il ragazzo si era subito distinto per il suo coraggio. Un anno dopo, durante un attacco dei partigiani al presidio tedesco di Castagnola di Massa, Aldo Salvetti fu ferito. Fatto prigioniero, fu trascinato dai nazisti per le vie del paese e trucidato. Nella motivazione della massima ricompensa al valore si legge: "... Catturato dal nemico fu sottoposto alle più inumane torture ed il giovane corpo fu mutilato in ogni parte dalle baionette tedesche. Trascinato sanguinante per le vie del paese, fu inchiodato crocifisso ancora vivente contro un portone, ma non un nome, non un indizio uscirono dalle sue labbra esangui. Prima di esalare l'ultimo respiro, disse ai suoi carnefici: " Conoscerete i miei compagni quando verranno a vendicarmi ". Esempio superbo di epico sacrificio". Al nome di Salvetti sono stati intitolati un Istituto professionale di Massa ed una via di Mirteto di Massa.