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Fausto Cossu

Nato a Tempio Pausania (Sassari) nel 1915, morto a Piacenza il 16 aprile 2005, avvocato.

Ufficiale dei Carabinieri, nel 1942 prese parte alle operazioni dell'Esercito italiano in Jugoslavia. Dopo l'armistizio il tenente Cossu, caduto in mano ai tedeschi, fu deportato a Zagabria e poi a Kaisersteinbruck. Riuscito a fuggire, raggiunse le montagne piacentine dove, nel gennaio del 1944, organizzò una formazione autonoma della Resistenza che chiamò "Compagnia carabinieri patrioti". Cossu divenne poi comandante della Divisione "Giustizia e Libertà", successivamente ribattezzata "Divisione Piacenza", che fu la formazione numericamente più forte del Piacentino e della quale faceva parte, al comando della 3a Brigata, il brigadiere Alberto Araldi, fucilato dai fascisti nel gennaio del 1945. Fu proprio Cossu, alla testa dei suoi uomini, a liberare Piacenza il 28 aprile 1945, tanto che gli Americani lo decorarono della "Bronze Star". A Fausto Cossu - che è stato il primo questore della città dopo la Liberazione, che si è congedato dall'Arma col grado di maggiore e che a Piacenza ha svolto poi la sua professione di avvocato - il Comune ha assegnato nel 1999 una Medaglia d'oro di benemerenza.