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Vanzio Spinelli

Nato a Cesena il 17 marzo 1924, fucilato a Cattolica (Rimini) dopo sentenza di un tribunale delle SS tedesche il 24 giugno 1944, studente.

Studiava all’Istituto industriale di Rimini e, chiamato alle armi, era in servizio a Gabicce Monte nell’8° Reggimento Bersaglieri della RSI. Denunciato da un commilitone che l’aveva sentito esprimere idee antifasciste e che lo sospettava di contatti con la Resistenza, il ragazzo fu imprigionato col suo amico Domenico Rasi nella rocca malatestiana di Cattolica e dopo un pesante interrogatorio, condannato alla fucilazione da un tribunale di SS tedesche.
Alla Liberazione, il comune di Cattolica ha concesso a Spinelli e al suo amico la cittadinanza onoraria e a Spinelli il CLN di Forlì (nella cui zona operava la Brigata “Mazzini), ha riconosciuto la qualifica di partigiano.
A Cattolica il lungomare cittadino è oggi intitolato ai due ragazzi fucilati. Li ricorda anche il monumento, opera dell’architetto Luigi Filippini, eretto nel 1978 nel Cimitero del Comune romagnolo.