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Gianmatteo Matteotti

Nato a Roma il 17 febbraio 1921, deceduto a Verona il 14 giugno 2000, pubblicista, dirigente socialista, parlamentare e ministro.

Secondogenito di Giacomo Matteotti, dopo l’8 settembre 1943 aveva partecipato alla Guerra di Liberazione nelle file della Resistenza romana. Militante del movimento “Bandiera rossa”, fece parte della redazione clandestina del periodico omonimo.

Avendo in seguito aderito al Partito socialista, dopo la Liberazione fu segretario, sino al 1946, della Federazione giovanile del PSI. Nello stesso anno fu eletto deputato alla Costituente e nel 1947, con la scissione di Palazzo Barberini passò al PSDI, nelle cui liste fu eletto alla Camera nel 1948.

Nel 1959 Gianmatteo Matteotti rientrò nel PSI, facendo parte della Direzione del Partito; ma nel 1968 aderì di nuovo al PSDI, ricoprendo numerosi incarichi governativi come sottosegretario e come ministro. Ha retto infatti il Ministero del Turismo e dello Spettacolo nel 1970 nel governo Colombo e nel 1973 è stato, nel secondo governo Andreotti, ministro del Commercio estero. Ha ricoperto lo stesso ruolo, dal 1973 al 1974, nel successivo governo Rumor.

E’stato sepolto, come suo padre, a Fratta Polesine e nello stesso cimitero è stato poi inumato il fratello maggiore Giancarlo, deceduto nel 2006.