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Dino Borrini

Nato a Merizzo di Villafranca Lunigiana (Massa Carrara) il 21 giugno 1922, deceduto a Merizzo il 30 agosto 2011, presidente della sezione ANPI di Villafranca-Bagnone.

“La mia storia inizia con una bandiera rossa”, in queste parole si può dire stia la vita di Dino Borrini: il pensiero, l’impegno politico, l’antifascismo, il combattente partigiano, l’organizzatore di molteplici iniziative nel nome dei valori della Resistenza.

Quando nacque, infatti, il padre Orlando avvolse la culla di Dino con un drappo rosso, come segno di sfida verso il regime fascista che stava instaurandosi e al tempo stesso come segno di speranza, di futuro impegno per quella nuova vita che agli ideali del padre seppe non venire mai meno.

Anche quel drappo rosso ha una storia: era la bandiera del circolo socialista di Merizzo, inaugurato nel 1911, che sanciva l’iniziazione politica per i giovani del paese, che poi nel 1921 aderirono al Partito comunista d’Italia.

Quella bandiera aveva per tutti un valore e la difesero dagli attacchi delle bande squadriste che alla fine riuscirono a strapparla proprio dalle mani di Orlando Borrini, ripetutamente aggredito a bastonate.

In conseguenza delle lesioni e del duro lavoro di minatore, Orlando morì nel 1927 lasciando Dino e la sorella Elsa ancora bambini.

Fu certamente anche nel ricordo del padre che Dino ed Elsa furono tra i primi partigiani. Dino divenne il commissario politico “Rino”, che si distinse per le sue capacità di dialogo con le popolazioni della zona, ottenendone collaborazione, aiuti, assistenza, assistenza, viveri.

Le capacità di Dino di dialogare e coinvolgere gli altri lo hanno distinto anche nella sua attività di presidente della sezione dell’Anpi di Villafranca-Bagnone, che vanta l’attiva partecipazione di numerosi giovani.

La bandiera del Circolo socialista di Merizzo, ritrovata da Alda Marchesini Gobetti, è stata esposta dal 1981 al 1996 al Museo nazionale del Risorgimento di Torino.
(c.r.)