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Bruno Taborro

Nato a San Severino Marche (Macerata) il 18 maggio 1925, deceduto a San Severino Marche (Macerata) il 26 aprile 2014.

Bruno Taborro, agricoltore a Stigliano, frazione di San Severino Marche, è stato partigiano combattente nel 1° Battaglione “Mario” della V Armata Garibaldi, come attendente del capitano Salvatore Valerio, caduto nella battaglia di Valdiola il 24 marzo 1944, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Ha ottenuto il diploma di Patriota a firma del generale H.R. Alexander, comandante delle forze alleate in Italia, continuando a servire il Corpo di Liberazione Nazionale alle strette dipendenze del primo sindaco commissario della città di San Severino, Mario Depangher, e congedandosi con il grado di sottotenente.

Componente dei Comitati regionale e provinciale dell’ANPI, Taborro è stato per decenni Presidente della sezione cittadina “Cap. Salvatore Valerio” e, dal 1996 al 2001, eletto nel Consiglio Nazionale dal 12° Congresso dell’Associazione. Per oltre sessant’anni si è impegnato nella conservazione della memoria della Resistenza e degli ideali sanciti nella Costituzione, incontrando i giovani nelle scuole, guidandoli sui luoghi dei combattimenti, curando il memoriale della battaglia di Valdiola, nell’alta valle del Musone, organizzando l’annuale commemorazione, nella prima domenica di luglio, dell’eccidio di civili al ponte di Chigiano San Severino, lungo la provinciale apirese, battendosi per ottenere un riconoscimento al gonfalone della sua città per il tributo apportato alla Lotta di Liberazione dal nazifascismo.

A Bruno Taborro è stato conferito, nel 2005, un diploma di benemerenza dal Presidente della Regione Marche e, nel 2011, il premio “Renato Benedetto Fabrizi”, oltre all’avvio della procedura per il riconoscimento di un’onorificenza al merito della Repubblica Italiana.