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Antonio Brancati

Nato a Ispica (Ragusa) il 21 dicembre 1920, fucilato a Magliano Lavacchio (Grosseto) il 22 marzo 1944, studente universitario.

Conseguito il diploma di maestro elementare, si era iscritto all'Università per laurearsi in medicina. Chiamato alle armi, era diventato allievo ufficiale di Fanteria. All'annuncio dell'armistizio, Brancati tentò inutilmente di tornare in Sicilia e, datosi alla macchia con altri commilitoni riuscì, il 1° marzo del 1944, a mettersi in contatto col Gruppo di organizzazione del Comitato militare del CLN di Grosseto. Divenuto partigiano combattente, pochi giorni dopo il giovane fu sorpreso, con altri dieci suoi compagni, sul Monte Bottigli, durante un rastrellamento nazifascista. Subito processati da un improvvisato Tribunale straordinario, Brancati e i suoi compagni furono fucilati dai tedeschi vicino alla scuola di Magliano Lavacchio. All'INSMLI è conservata l'ultima lettera del ragazzo alla madre.