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Giuseppe Amico

Nato a Capua (Caserta) nel 1890, fucilato dai tedeschi a Silano (Jugoslavia) il 13 settembre 1943, generale, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Al momento dell'armistizio comandava, nell'ex Jugoslavia, la Divisione di fanteria "Marche". In esecuzione dalle disposizioni ricevute, dispose i suoi soldati in modo da poter sbarrare il passo a Ragusa (oggi Dubrovnik, Croazia), alla Divisione di SS "Prinz Eugen", che puntava ad occupare il porto. Catturato proditoriamente dai tedeschi durante una trattativa, ottenne di poter parlare ai suoi uomini. Avrebbe dovuto indurli alla resa, ma quando si trovò di fronte ai soldati del 56° Reggimento fanteria comandati dal maggiore Piro, dopo un rapido cenno d'intesa col suo subalterno, li trascinò all'attacco del presidio tedesco.
"Non desisteva dall'azione - com'è detto nella motivazione della ricompensa alla memoria - che in seguito ad ordine del suo comandante. Catturato, veniva vilmente trucidato durante il trasferimento in luogo di prigionia. Col suo sacrificio suggellava un passato di valoroso combattente".
Al generale Amico, a Caserta, hanno intitolato una piazza.