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Sergio Fontanesi

Nato a Massenzatico (Reggio Emilia) il 27 giugno 1921, caduto a Fosdondo (RE) il 17 aprile 1945, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.

Fu uno dei primi partigiani che, dopo l'armistizio, erano entrati in azione del Reggiano. Attivissimo in numerosi fatti d'arme, Fontanesi divenne responsabile di un reparto della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. Cadde pochi giorni prima della Liberazione, mentre soprintendeva a un trasporto clandestino di armi. Fontanesi e il suo gruppo si scontrarono improvvisamente con una colonna di fascisti. Per consentire ai suoi compagni di allontanarsi con il prezioso carico, tenne a bada (appoggiato da sappisti di Fosdondo), il nemico finché fu colpito a morte con altri patrioti. Con quello di Fabbrico, del 27 febbraio 1945, il combattimento di Fosdondo (Correggio) è considerato il più importante fatto d'armi della Resistenza nella pianura reggiana. Con Fontanesi caddero i sappisti Giacomo Pratissoli, Paride Carminati, Luciano Tondelli e Angiolino Morselli e due giovani civili inermi: Dante Ibattici e Francesco Faccenda. Il sappista Prospero Bagni morì tre anni dopo, per la grave ferita riportata nello scontro. Le perdite fasciste non furono mai accertate. Da allora, la domenica più vicina al 15 aprile, nel Comune di Correggio si ricorda la battaglia. A Sergio Fontanesi è intitolata una gara ciclistica, il "Piccolo Tour Reggiano", che nel 2006 è giunta alla 41a edizione.