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Ivone Chinello

Nato a Venezia il 18 gennaio 1925, deceduto a Venezia il 28 gennaio 2008, dirigente e parlamentare comunista.

Durante la Resistenza aderisce al Partito comunista e subisce un arresto e un periodo di detenzione nel carcere cittadino di S. Maria Maggiore. Il 12 marzo 1945 è uno dei membri del gruppo partigiano che, al comando di Giuseppe Turcato (nome di battaglia "Marco), irrompe nel teatro Goldoni di Venezia gremito di fascisti e tedeschi durante una rappresentazione di Pirandello. Dal dopoguerra svolge un'intensa attività politica ricoprendo numerosi incarichi: segretario della Federazione veneziana del Pci (1961-1968), consigliere comunale a Venezia (1965-1970), deputato e senatore del Pci per due legislature (1968-1976) e, successivamente, membro del Comitato regionale del Pci. Collaboratore della Fiom regionale negli anni Ottanta del secolo scorso, studioso e ricercatore di storia delle lotte operaie a Porto Marghera, alle quali ha dedicato numerosi volumi, Chinello è stato tra i fondatori dell'IVESR (Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea), al quale ha dedicato il suo costante impegno e che oggi conserva il suo ricco archivio. Ivone Chinello ha adottato il nome "Cesco" e l'ha conservato anche dopo la Liberazione, in memoria di Francesco Biancotto, partigiano fucilato a Venezia nel luglio 1944, che con Chinello condivise la cella del carcere prima dell'esecuzione. L'archivio di Cesco Chinello testimonia l'intensa attività politica, parlamentare, sindacale, culturale esercitata da Chinello nel corso di un cinquantennio.

(c.c.)