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Riccardo Lombardi

Nato a Regalbuto (Enna) il 16 agosto 1901, deceduto a Roma il 18 settembre 1984, ingegnere, dirigente socialista.

Lombardi è stato definito "una delle figure più originali e significative della storia del movimento socialista italiano". La sua biografia (la Fondazione di studi storici "Filippo Turati" conserva, a Firenze, migliaia e migliaia di sue lettere e documenti), prende il via dalla morte "per cause di servizio", del padre, un ufficiale toscano dei Carabinieri. L'orfano frequenta le scuole medie presso il Collegio dei gesuiti di Acireale. Dopo la "maturità" è a Milano, per frequentarvi il Politecnico; è qui che aderisce al Partito Popolare Italiano. Nel 1920, passa al Partito Cristiano del Lavoro (sorto dalla sinistra del PPI), e si impegna nella lotta clandestina contro il regime fascista. Nel 1930, per aver partecipato ad una manifestazione di protesta delle fabbriche milanesi, Lombardi è aggredito da una squadra di picchiatori fascisti, che lo massacrano di botte. È arrestato dalla polizia e subirà per tutta la vita le conseguenze del pestaggio. Lavora come tecnico presso la Weise & Sohne di Milano, ma non rinuncia all'impegno politico clandestino. Lombardi diventa così uno dei più attivi dirigenti del movimento di "Giustizia e Libertà" e sarà, poi, tra i fondatori del Partito d'Azione. Nel gennaio del 1943, anche per sua iniziativa, esce clandestinamente L'Italia Libera e, prima ancora della caduta di Mussolini, Lombardi getterà, insieme a rappresentanti milanesi di partiti antifascisti, le basi di quello che sarà il Comitato nazionale d'azione antifascista. Quando si trasformerà nel CLNAI, Lombardi vi rappresenterà il Partito d'Azione. Il 25 aprile 1945, anche Lombardi partecipa alla riunione in Arcivescovado, nella quale si chiederà a Mussolini la resa incondizionata delle forze fasciste. Nella notte tra il 25 e il 26 aprile, Riccardo Lombardi (così come aveva deciso il CLNAI nell'agosto del 1944), assume le funzioni di prefetto di Milano. Dopo la Liberazione, l'esponente azionista è ministro dei Trasporti nel primo governo De Gasperi. Eletto alla Costituente nel 1946, in quello stesso anno diviene segretario del Partito d'Azione, che dirige sino al suo scioglimento, nell'ottobre del 1947. Aderisce poi al PSI, nel quale rimane sino alla morte e che rappresenta senza interruzioni in Parlamento, conducendo battaglie per l'industrializzazione del Mezzogiorno e operando, in contrapposizione alla DC, per l'«alternativa socialista». Lombardi ha anche diretto l'Avanti! dal 1949 al 1950 e nel 1963-64. Sulla sua figura e sulla sua opera si vedano: di Miriam Mafai Lombardi edito nel 1976 da Feltrinelli; di Simona Colarizi Riccardo Lombardi - Scritti politici pubblicato nel 1978 da Marsilio; di Giancarlo Iacchini Riccardo Lombardi, l'«ingegnere» del socialismo italiano nel sito del Movimento RadicalSocialista. Nel 2005, nel cortile della Prefettura di Milano, in corso Monforte, è stata collocata una targa che dice: 25 aprile 1945/ RICCARDO LOMBARDI/ prefetto della Milano libera e democratica/ 25 aprile 2005 - Sessantesimo della Liberazione.