Salta al contenuto principale

Nuove istruzioni per l'ammissione delle candidature: da ricusare le liste fasciste

In vista delle prossime elezioni amministrative sono state emanate le “Istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature”. A sottolinearne l'importanza un comunicato del Comitato provinciale ANPI di Pavia.

In esse - si sottolinea - ha trovato riscontro il lavoro portato avanti in Senato e alla Camera con le interrogazioni dello scorso anno a seguito dell’ammissione nel Comune di Alagna Lomellina (PV) delle liste “Fascismo e libertà” e “NSAB-Mlns – Movimento Nazionale e socialista dei lavoratori”.

Un bel risultato per tutti e uno sprone per noi, ANPI Provinciale di Pavia, a continuare ad agire nel contrasto ad ogni forma di fascismo con ferma autorevolezza e costante impegno, coinvolgendo quanti più interlocutori possibile. A pag. 48 infatti si legge:

La commissione elettorale circondariale dovrà procedere, poi, all’esame dei contrassegni di lista. La commissione dovrà ricusare:

[…]i contrassegni in cui siano contenute espressioni, immagini o raffigurazioni che facciano riferimento a ideologie autoritarie (per esempio, le parole “fascismo”, “nazismo”, “nazionalsocialismo” e simili), come tali vietate a norma della XII disposizione transitoria e finale, primo comma, della Costituzione (23) e dalla legge 20 giugno 1952, n. 645, e successive modificazioni (24).

La vicenda inizia a seguito della tempestiva segnalazione di Giuseppe Abbà (segr. Prov. PRC Pavia).

Luis Orellana aveva immediatamente portato il caso in Senato. Subito dopo alla Camera erano state presentate due ulteriori interrogazioni a firma Emanuele Fiano e Chiara Scuvera (PD) e Franco Bordo (SEL).

In Consiglio Regionale della Lombardia aveva agito come promotore di un ordine del giorno il consigliere Giuseppe Villani (PD).

L’ANPI Provinciale di Pavia ha coordinato le varie iniziative, realizzato un dossier e convocato un tavolo alla presenza dei parlamentari Orellana, Scuvera e Bordo, del consigliere regionale Villani, dell’assessore provinciale Osculati e dei rappresentati dei partiti e del Coordinamento Antifascista di Pavia.

A seguito delle risposte alla Camera e in Senato pronunciate a nome del Ministero dell’Interno dal Vice Ministro Bubbico vi sono state repliche da parte di Orellana e Bordo affinché ci fosse un preciso impegno a formulare un regolamento chiaro e a recepire la sentenza del Consiglio di Stato n. 1354 del 6 marzo 2013 che in maniera inequivocabile si era pronunciato sulla materia (e che era stata del tutto ignorata dalla Prefettura di Pavia sia nell’esame da parte della CEC - Commissione elettorale circondariale - di Vigevano che nella successiva risposta ai rilievi da noi mossi all’ammissione delle suddette liste).

Nelle scorse settimane, in vista della pubblicazione delle istruzioni, il senatore Orellana ha riproposto la questione al Vice Ministro Bubbico. E la formulazione che leggiamo oggi nelle regolamento sottolinea l'Anpi di Pavia - va nella giusta direzione.