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Cosa si è fatto con il protocollo Miur-Anpi

Recentemente, un dirigente dell'ANPI, nel corso di una sua relazione congressuale, ha affermato che il protocollo MIUR-ANPI, in questi primi due anni, è rimasto un po' “sottotono” e che bisognerebbe fare di più, anche in sede locale. Ho risposto con una lettera di chiarimento, a quella che consideravo una vera “prova” di disinformazione; tuttavia ora penso che valga la pena di “socializzare” alcune delle riflessioni che la vicenda mi ha suscita, partendo da alcune informazioni necessarie.
Il Protocollo ANPI-MIUR offre alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un sostegno alla formazione storica, dalla documentazione alla ricerca, per lo sviluppo di un modello di “cittadinanza attiva”. Queste finalità si perseguono in due modi:

1) con iniziative a carattere nazionale, congiuntamente tra MIUR e ANPI;

2) con iniziative locali con le scuole, avvalendosi del protocollo, non solo per meglio definire i contenuti e le tipologie di iniziative, ma anche e soprattutto per aprire – in accordo con i dirigenti scolastici – quelle porte che molto spesso, nel passato (e in parte ancora oggi, almeno in qualche area) erano chiuse ad accessi “esterni”.

Realizzare il primo aspetto è compito dell'ANPI nazionale, che lo ha svolto in tutte le forme concretamente possibili e tutt'altro che “sottotono”: un concorso per le scuole nel 2015, sulla “Resistenza e cittadinanza attiva”, con premiazione solenne al Quirinale e l'intervento del Presidente della Repubblica, il 24 aprile 2015 (un successo di partecipazione delle scuole, di risultati e di incoraggiamento a far di meglio e di più); un altro concorso, dal titolo “Finalmente al voto”, bandito per il 2016 e che si trova, ora, nella fase conclusiva.

Una commissione esaminerà gli elaborati, (realizzati in forme molto aperte) e quindi ci sarà, anche quest'anno, la premiazione al Quirinale, dei vincitori, il 21 aprile, sempre con l'intervento del Presidente Mattarella, presenti -come lo scorso anno - la Ministra dell'Istruzione e il Presidente nazionale dell'ANPI.
Si è inoltre realizzata l'iniziativa denominata: “Le dieci città”, consistente nella scelta di dieci luoghi significativi (Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Trieste, Firenze, Bari, Napoli, Palermo) per vicende della Resistenza. In ognuna di queste, sono state riunite le ultime classi di alcune scuole e si è discusso di Resistenza e di cittadinanza attiva, con conversazioni tenute da storici, esperti, testimoni, scelti anche col contributo dell'Istituto nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia.
Soprattutto si è dato spazio alle domande e al dialogo con gli studenti ed alla loro partecipazione diretta, là dove insegnanti attenti e impegnati li hanno aiutati ad elaborare, ricercare ed esporre i risultati, nelle specifiche occasioni di incontro. Naturalmente, si dirà: sono solo dieci città; ma la scelta è stata, da un lato simbolica (Milano capitale della Resistenza, Genova la città in cui fu sottoscritta la resa dei tedeschi ai partigiani - unico caso, forse, in Italia - e così via); e dall'altro tale da impegnare centinaia di ragazze e ragazzi (più di un migliaio, complessivamente, ma molti di più se si pensa agli stimoli che sono stati creati).

Tutto questo lavoro si concluderà con una iniziativa, dedicata alla cittadinanza attiva ed agli importanti anniversari di quest'anno, coinvolgendo non solo le stesse scuole delle città suindicate, ma anche altre, in una grande manifestazione che si terrà il 6 maggio, alla Camera dei Deputati, con l'intervento della sua Presidente. Va ricordato ancora che l'ANPI è stata presente alla inaugurazione dell'anno scolastico del 2014 e del 2015 (la prima al Quirinale e la seconda in un complesso scolastico di Napoli), fra l'altro distribuendo ai numerosi studenti presenti, il primo anno, il fascicolo speciale di “Patria”, interamente dedicato al 70° della Liberazione (un importante strumento anche sul piano didattico), e nel secondo anno, un opuscoletto contenente la Costituzione italiana con un'introduzione del Presidente nazionale dell'ANPI, dedicata ai “valori” della Carta Costituzionale. A me non appare davvero “sottotono”, tutto questo. Si può sempre fare di più, ma a me sembra molto, soprattutto se si pensa al nulla del passato, sul piano nazionale, ed allo spontaneismo ed alle occasionalità delle iniziative locali.

C'è, poi, l'altro aspetto, quello relativo alle iniziative locali. Ho già detto che il Protocollo è importante anche per essere esibito ad eventuali dirigenti scolastici che frappongano ostacoli o rifiuti ad iniziative, incontri con studenti e scuole, etc. A questo fine è stato utilizzato ampiamente e con successo in molte parti d'Italia.
Poi c'è tutto l'ambito della fantasia. Bisogna immaginare iniziative di ricerca, studi, confronti, informazione, sulla Resistenza, sul nazifascismo, sulla Costituzione, sulla cittadinanza attiva. Si tratta di “spremere le meningi” e poi proporre le iniziative ai dirigenti scolastici ed ai professori, come una delle modalità di attuazione del Protocollo. Questo è un campo vastissimo, nel quale si potrebbero ottenere successi insperati, a condizione di una buona e seria elaborazione e programmazione e della formulazione di proposte credibili ed accettabili.
Indico un esempio, che mi sembra eccellente: il protocollo d'intesa tra una Sezione ANPI della Lombardia e il Comune di Legnano, che allego. È ancora senza data perché lo stanno sottoscrivendo in questi giorni, dopo lunga elaborazione.
Assolutamente visibili i riferimenti al protocollo ANPI-MIUR e altrettanto chiari gli obiettivi e gli impegni assunti dalle parti, compresa la sezione ANPI di Legnano.
Ne consiglio la lettura, perché ne emerge un quadro di possibilità concrete di utilizzo di uno strumento assai importante per contribuire, non solo a far conoscere la storia più recente e più significativa del nostro Paese, ma anche a sviluppare azioni positive in favore della cittadinanza attiva, cioè della creazione, anche e soprattutto attraverso la scuola, di cittadini degni di questo nome, informati e partecipi.
Mi auguro davvero che gli esempi che ho fornito, di ciò che si è fatto e si fa a livello nazionale e di ciò che si è fatto e si può fare a livello locale, valgano come stimolo, per tutti, a fare di più e meglio, in un campo – quello della scuola e dei giovani – che riguarda la cosa più importante: il futuro del nostro Paese.
In ANPINews la bozza del protocollo in corso di sottoscrizione tra la Sezione ANPI di Legnano e il Comune.

Carlo Smuraglia, presidente nazionale Anpi

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