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Addio al Comandante partigiano Mario Bernardo Radiosa Aurora

Era nato a Venezia nel 1919, è scomparso il 10 febbraio scorso a Bieno (TN), il paese originario della madre, dove risiedeva ormai da tempo. Aveva frequentato il liceo classico ma dovette interrompere gli studi di Ingegneria perché, con la guerra, è richiamato alle armi. Ufficiale alpino in Alto Adige, diviene partigiano delle Brigate Gramsci con i nomi di battaglia “Marino” e “Bela Kun” prima e poi “Radiosa Aurora”, scelto da un romanzo di Jack London. Più volte rischia l'arresto per le sue azioni, scampa ai pesantissimi e sanguinosi rastrellamenti del Monte Grappa dell'estate '44, e continuò a operare nella Divisione Belluno fino alla Liberazione. Alla fine del conflitto bellico rifonda la polizia a Trento e inaugura la sezione locale dell'ANPI. Tornato alla vita civile, è redattore dell'edizione triveneta di “Milano-Sera” e de “l'Unità”. In seguito si trasferisce a Roma per lavorare nel cinema come sceneggiatore e direttore della fotografia, oltre che insegnare per ben venticinque anni Tecnica della ripresa al Centro Sperimentale di Cinematografia. Autore delle immagini di più di quattrocento tra lungometraggi, documentari, sceneggiati tv e short pubblicitari, ha firmato la fotografia di Comizi d'amore e Uccellacci e Uccellini di Pier Paolo Pasolini e in precedenza del cortometraggio Il delitto Matteotti di Giovanni Pirelli e Nelo Risi. Tra le opere televisive, ricordiamo Il conte di Montecristo. Nel 2003 era tornato a Bieno. Le sue esperienze partigiane sono raccolte nel libro Il momento buono. Il movimento garibaldino bellunese nella lotta di liberazione del Veneto (edizioni Ideologie, 1969).

Il cordoglio dell'ANPI Nazionale

“È profondo il dolore e intensa la commozione per la scomparsa di Mario Bernardo, Comandante partigiano valoroso e acuto intellettuale. Dotato di grande spirito critico e amante della cultura, dal dopoguerra e per decenni ha dato lustro nel mondo al cinema italiano. Persona coraggiosa e giusta, ci teneva a sottolineare il grande contributo della popolazione alla lotta contro il nazifascismo. Ci mancherà l'uomo e il combattente della Resistenza, il coerente appassionato di libertà e democrazia.

Alla Famiglia, ai Comitati provinciali e alle sezioni ANPI trentine, trevigiane, bellunesi e veneziane, a chi gli ha voluto bene, le più sentite e partecipate condoglianze”.

La Presidenza e la Segreteria Nazionale ANPI