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IL VOTO CONTRO LA LEGGE ZAN COLPISCE PESANTEMENTE IL CAMMINO DEI DIRITTI

La Segreteria nazionale ANPI stigmatizza il voto di ieri al Senato sul ddl Zan come un atto che colpisce pesantemente il cammino dei diritti.

Con il coraggio del voto segreto, una esultante rappresentanza di senatori e senatrici ha affossato di fatto il percorso di un provvedimento legislativo necessario a contrastare bullismi e violenze lesive della dignità umana.

Aver consentito un voto tagliola per rinviare di altri sei mesi la discussione di merito su un testo già approvato all'inizio di novembre dello scorso anno alla Camera e su articoli discussi e ridiscussi a lungo nella Commissione Giustizia del Senato, sottoposti da mesi ad azioni ostruzionistiche, ha fatto cadere la maschera di chi brandisce e sbandiera strumentalmente libertà di coscienza a danno di diritti inalienabili delle persone.

Quel che è certo è che con il voto a maggioranza di ieri, coprendo e sdoganando pulsioni oscurantiste, retrive ed omotransfobiche, si è consumato, come per lo “ius soli”, un ennesimo strappo con la coscienza civile di questo Paese.

La Segreteria nazionale ANPI, nel deplorare il volgare mercanteggiamento politico a danno di diritti inalienabili delle persone ha sostenuto e continuerà a sostenere ogni iniziativa ispirata al rispetto della dignità umana e volta a combattere discriminazioni e violenze.

28 ottobre 2021