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"Le idee sono stelle che un temporale non può spegnere"

“…perché le idee sono come le stelle che non può spegnerle un temporale...”. Sulle note suggestive dell’ultima canzone di Roberto Vecchioni è iniziato in un clima di fratellanza il 29°Seminario della Tavola della Pace nella città di S. Francesco (a cinquant’anni dalla prima marcia Perugia –Assisi), cui ho partecipato come rappresentante dell’ Anpi nazionale.

Alla tre giorni "per la pace e la libertà, i diritti umani e la democrazia” svoltasi ad Assisi dal 15 al 17 aprile erano più di trecento (giovani,associazioni di volontariato, Enti locali, giornalisti, movimenti italiani ed europei, scuole e Università) a confrontarsi nel corso di laboratori intensissimi di riflessione su ciò che sta accadendo alle nostre porte di casa, nel Mediterraneo e in Medio Oriente, per ridare impulso all’impegno contro la guerra, contro “tutte le forme di repressione della voglia di libertà e democrazia esplosa in tanti paesi” e per la ricostruzione di un forte e attivo movimento per la pace.

La situazione di imbarbarimento della società, è stato più volte sottolineato, richiede una indispensabile assunzione di responsabilità, una nuova r-esistenza che metta al centro la dignità della persona in quanto portatrice di diritti, oggi sistematicamente violati.

In questo contesto culturale chiaramente esplicitato mi sono sentita pienamente “ a casa” specialmente dopo il Congresso nazionale di Torino, durante il quale le parole “indignazione” “resistenza” “responsabilità” sono riecheggiate come motivo conduttore della nuova stagione dell’Anpi per riappropriarci del presente, del futuro e per ricostruire la nostra civiltà umiliata.

Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, che ha partecipato alla seconda Festa della nostra Associazione nel 2010 ad Ancona, ha con passione richiamato l’attenzione sulla necessità di credere, lavorare, agire responsabilmente per la pace di fronte al vuoto lasciato dalla politica, all’emergenza democratica del paese, censurata e/o negata dalla sistematica manipolazione della informazione, pilotata e di fatto privatizzata. Bisogna fermare la guerra in Libia, è stato ribadito (e anche in tanti altri paesi dimenticati) “inviando una vera e propria missione dell’Onu sotto la guida del Segretario Generale in grado di proteggere realmente i civili”.

Terra del Fuoco, Libera, Arci, Acli, Cgil, Unicef, Movimento Federalista Europeo, lettera 22, Premio Ilaria Alpi, Fondazione Aldo Capitini, Beati Costruttori di Pace, Legambiente: sono solo alcune delle tante sigle che hanno aderito al Seminario, portando la loro esperienza di lavoro sul territorio, e che saranno presenti con la nostra associazione alla Marcia Perugia–Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli il 25 settembre prossimo, per la quale siamo tutti chiamati ad attivarci, creando nei rispettivi ambiti di vita e di impegno i Comitati per la Marcia, mettendosi e agendo in rete.

Dopo un minuto di silenzio per onorare la memoria di Vittorio Arrigoni barbaramente e inspiegabilmente ucciso nella Striscia di Gaza dove lavorava come volontario, ci siamo tutti assunti il compito, come lui diceva, di “restare umani”, anche quando attorno a noi l’umanità pare che si perda”. E la dis-umanità nasce dalla strategia della divisione, della disuguaglianza, dall’uso del potere non “per” le persone ma “sulle” persone.

Nei gruppi di lavoro “La pace comincia dalle nostre città”, articolati nelle diverse riunioni dei giovani, degli insegnanti, degli amministratori locali e dell’informazione, si sono riportate le esperienze più significative su temi che vengono sempre affrontati dal governo nella logica dell’emergenza e della paura: le migrazioni, la lotta alla povertà, le mafie, il razzismo. Temi che ho sottolineato essere al centro dell’impegno capillare della nostra associazione, trovando consensi, interesse e attivando interessanti collaborazioni. Il 23-24 settembre a Perugia/Bastia Umbra siamo chiamati a far partecipare tanti giovani al Meeting “PaceLavoroFuturo”, insieme ai giovani del Mediterraneo che stanno lottando per la libertà, per confrontarsi, raccontarsi, tutti chiamati a fare la propria parte, nella logica del “noi” come ci ha ricordato Don Ciotti in contatto telefonico.

Durante la plenaria di domenica 17 aprile le ragazze di due classi dell’Istituto Magistrale Matilde di Canossa di Reggio Emilia che si erano riconosciute nel progetto della Tavola a suo tempo proposto alle scuole dall’Anpi locale (“Insieme per una nuova cultura. Cittadinanza e Costituzione”), hanno presentato, con il vivissimo apprezzamento di tutti, i percorsi svolti a scuola, diventata vero “laboratorio dei valori” in una città che ama definirsi “città delle persone”.

Si è trattato di una vera performance, commovente e partecipata, che ci dice che i giovani non rapresentano solo il futuro ma anche il presente se si sentono responsabilizzati. La nostra associazione, ho sottolineato, anche in questo settore svolge un compito straordinario di testimonianza e di formazione, come vera “coscienza critica della democrazia”. Invito tutti voi a cercare nel sito www.perlapace.it le tante e interessanti indicazioni che ci possono aiutare nei percorsi di educazione alla cittadinanza e di difesa e tutela della Carta Costituzionale nata dalla Resistenza.

Nell’impegno quotidiano per la pari dignità sociale e per l’uguaglianza di fronte alla legge, siamo chiamati come diceva Ernesto Balducci, a diventare organizzatori di speranza, partendo da una ribellione delle coscienze che diventi costruzione, impegno, fratellanza universale. “Se davvero vogliamo la pace dobbiamo costruirla nei luoghi dove viviamo promovendo accoglienza e rispetto dei diritti umani per tutti”. L’Anpi c’è! I partigiani con la loro autorevolezza e testimonianza hanno segnato indelebilmente il cammino e ancora e sempre senza paura: il nostro viatico è la memoria nella verità, perché “questa maledetta notte dovrà pur finire!”

Fiorella Ferrarini
Vicepresidente Anpi Reggio Emilia