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Mezzegra: il Comune mette le foto di Mussolini e la Petacci accanto alla lapide

Molte le mail che chiedono al sindaco di Mezzegra di fare marcia indietro sulla decisione di aggiungere, alla lapide che segna il luogo della morte di Mussolini, anche il nome della Petacci e le foto dei due. Questo perché molti cittadini e l'Anpi si sono mobilitati per esprimere il proprio dissenso per quella che appare “Una azione meramente nostalgica”.

«Ogni anno – ha raccontato Lella Greppi, promotore, insieme a Daniela Poncia e Diana Giossi, dell’iniziativa – giungono alla lapide già esistente una folla di nostalgici da tutta Italia, mentre il parroco celebra una messa di suffragio alla fine della quale si assiste a saluti romani e vecchi slogan fascisti. Il nulla-osta dato dal Sindaco alla posa della nuova lapide a noi è sembrato offensivo per tutti quei cittadini che considerano la caduta del fascismo il momento fondante del nostro Stato democratico».

La loro idea è semplice: invitano a spedire al sindaco, Claudia Lingeri, una mail con un testo da loro predisposto. Ne è nato un nutrito passaparola telematico che sta coinvolgendo, sul web, anche entità molto lontane da quelle prettamente locali. Il testo della mail, con l’invito a partecipare all’iniziativa, è stato pubblicato anche sul sito ufficiale dell’Anpi (associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Enna, all’altro estremo della Penisola.

«A pochi giorni dall'avvio del passaparola – ha dichiarato Lella - siamo già ad un centinaio di mail inviate, o almeno tante sono le persone che hanno ritenuto di farcelo sapere. Una bella soddisfazione. L’iniziativa durerà ancora a lungo nella speranza di ottenere ascolto. Mi piacerebbe leggere sui muri dei miei paesi messaggi di vita, di pace, o nomi di persone che meritano di essere ricordate per il loro impegno nel campo civile, sociale, artistico, culturale, invece che quelli di chi portò l'Italia al dolore, alla miseria, all'odio fraterno».

“Riteniamo che un Sindaco – si legge nel testo della mail -, rappresentante delle istituzioni, dovrebbe aver chiara la distinzione tra chi ha portato l'Italia verso la tragedia della guerra, inseguendo le nefandezze naziste, e chi imbracciò le armi per riconquistare la pace e un futuro di libertà per sé e per i propri figli. Questi ultimi caduti vanno pubblicamente ricordati, ad alimentare la riconoscenza di chi ancora oggi in questa pace può vivere”.

http://www.vaol.it/it/notizie/lapide-mussolini-comune-di-mezzegra-invaso-da-mail-di-protesta.html

http://www.vaol.it/it/notizie/mezzegra-anche-la-petacci-sulla-lapide-del-duce-anpi-insorge.html

Questo il testo della lettera inviata al sindaco.

"Egregio Sindaco,
riteniamo che la foto di Mussolini, pur in abiti civili, e di Claretta Petacci in un luogo di pubblico passaggio, sia offensiva per tutti quei cittadini, residenti o meno, che considerano la Resistenza - con la caduta del fascismo- il momento fondante del nostro Stato democratico.
Se conservare la memoria della nostra storia è cosa fondamentale e sacrosanta, altro è l'avallo istituzionale ad una iniziativa meramente nostalgica.
Riteniamo che un Sindaco, rappresentante delle istituzioni, dovrebbe aver chiara la distinzione tra chi ha portato l'Italia verso la tragedia della guerra per brama di potere, inseguendo le nefandezze naziste, e chi -uomini e donne- imbracciò le armi per riconquistare la pace e un futuro di libertà per sè e per i propri figli.
Questi ultimi caduti vanno pubblicamente ricordati. I loro nomi e le loro effigi apposte in luoghi pubblici, ad alimentare la riconoscenza di chi, ancora oggi e speriamo per sempre, in questa pace può vivere.
Gli altri morti, quelli che condussero l'Italia in guerra, che torturarono e perseguitarono, che consentirono pogrom e devastazioni con la morte di tanti civili innocenti, vengano ricordati, da chi lo desidera, in privato senza ostentazione.
Pertanto la invitiamo a ritirare il nulla-osta concesso.
Ringraziandola per l'attenzione porgiamo distinti saluti."