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L'Anpi di Genova: "Respingere la violenza, difendere la democrazia"

"Respingere la violenza, difendere la democrazia": questo il titolo che l'Anpi di Genova ha dato alla sua presa di posizione subito diopo l'attentato all’ingegner Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare.

"Un grave fatto ha colpito la nostra città e la nostra coscienza di democratici: l’attentato, per opera di sconosciuti, all’ingegner Adinolfi, Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare. Questi figuri - si legge - dopo averlo seguito gli hanno sparato a bruciapelo ferendolo, per fortuna, non in modo grave. L’ANPI di Genova esprime a lui, alla sua famiglia e alla società Ansaldo piena solidarietà e auspica che nel più breve tempo possibile gli autori di questo crimine siano consegnati alla giustizia".

"E’ un episodio grave in se - si rileva - ma è reso ancor più grave per il contesto in cui si viene a collocare. Stiamo vivendo una fase molto difficile e delicata nel Paese e nella nostra città ed eventi criminali come quello di stamane sono pericolosi per la stessa convivenza democratica, proprio nel momento in cui milioni di cittadini sono chiamati al rinnovo delle amministrazioni comunali, Genova compresa. La nostra città ha già vissuto nel passato fatti analoghi che l’hanno segnata profondamente, contro quella deriva, in prima fila si sono battuti il mondo del lavoro e le sue organizzazioni, pagando anche duramente quella scelta".

"Oggi, come allora - si conclude - di fronte alle provocazioni e agli atti di terrorismo si deve rispondere con l’unità e la fermezza delle forze che si riconoscono nella Costituzione e nei valori della democrazia, contro ogni violenza, contro ogni tentativo di destabilizzare la già difficile situazione industriale del nostro Paese e più in generale l’ordinamento democratico".