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Il lato impresentabile del cav. B

Ecco rispuntare, puntuale e un po' osceno, il lato impresentabile del cav. B.

Mussolini? “A parte l'errore delle leggi razziali non ha fatto che cose buone”.

Giorno della memoria, Stazione Centrale di Milano, binario 21 sotterraneo, quello dei treni della morte.

Una risposta che gela e indigna.

E gli 800 mila militari morti nelle guerre per celebrare la romanità del cav. M.?
E l'economia distrutta?
E vent'anni di tirannia sotto il culto del manganello e dell'olio di ricino (per gli oppositori, naturalmente)?
E la fame?

Domande inutili.

Il cav. B. cerca voti e altro non gli interessa. Meno che mai se puzzano di fascio. Anzi. Casapound, Forza Nuova, Alba Dorata, sono servitori preziosi che possono portar voti. Quanto mai benvenuti in tempi di magra.

Ovvio, tenendo le distanze. Mica per niente il cav. B. gira in doppio petto.
Ma il suo sogno dichiarato sta proprio sotto quell'impasto marcio di violenza, razzismo, antisemitismo, condito di populismo e bugie. Non solo storiche. “Con questa Costituzione non si può governare”. Non è forse questo il primo punto programmatico?
Appunto, è la coerenza impresentabile del cav. B.
Ricordiamolo il 24 e il 25 febbraio. E anche dopo.

Mi. Urb.