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Tessera d'onore ANPI al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz

«Mai più guerra, mai più fascismo». Queste le parole con cui il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, aveva terminato l’intervento a Marzabotto, durante la prima visita ufficiale del suo mandato. Da sempre vicino all’ANPI, Martin Schulz ha ricevuto ieri sera, a Bruxelles, dalle mani del Presidente nazionale, Prof. Carlo Smuraglia, la tessera dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Con Smuraglia, a consegnare la tessera a Schulz, il presidente dell'ANPI Belgio, Ennio Odino.

Durante la breve cerimonia al Parlamento europeo, il Presidente Schulz ha accolto con emozione questo riconoscimento: «Come tedesco, è un onore indescrivibile e anche una responsabilità. Il mio impegno politico è sempre stato marcato dalla consapevolezza che l'Europa rappresenta il superamento delle due grandi catastrofi del ventesimo secolo, originate dal mio Paese, e sento oggi più che mai il dovere di portarlo avanti, in un momento in cui nazionalismi e nuove forme di fascismo riemergono in modo preoccupante. Mi riempie di orgoglio sapere che per voi rappresento la Germania di cui ci si può fidare».

La tessera d'onore dell'ANPI a Martin Schulz è stata motivata per il suo impegno a favore dell'antifascismo come valore fondante della Ue e per le ripetuta partecipazione alle commemorazioni degli eccidi nazifascisti, in particolare a Marzabotto e Sant'Anna di Stazzema. Per analoghe ragioni il socialdemocratico tedesco, che nel 2003 fu definito "kapò" dall'allora premier e presidente di turno dell'Unione europea Silvio Berlusconi, nel novembre scorso è stato insignito dal presidente Giorgio Napolitano della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana.

Nel consegnare la tessera, il distintivo ed una lettera del Comitato Nazionale dell’ANPI, il Prof. Carlo Smuraglia ho sottolineato quanto per «l’ANPI sia un onore poter contare su Martin Schulz come amico sicuro, in una Europa che stenta ancora a trovare la sua strada e che tutti dobbiamo aiutare a divenire più unita, Democratica e sociale».