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Gaspare Migliavacca

Nato a Rivolta d'Adda (Cremona) il 7 febbraio 1903, deceduto a Milano nell'ottobre del 1974, operaio e dirigente dei metalmeccanici.

Per sottrarsi alle persecuzioni dei fascisti, aveva lasciato Milano, dove lavorava ed era espatriato clandestinamente. Il giovane esule, in Francia, si era formato una famiglia, ma non aveva mai trascurato l'attività politica antifascista. Dopo l'aggressione franchista alla Repubblica spagnola, Migliavacca (è il gennaio del 1937), accorre in Spagna ed è arruolato nel Battaglione "Garibaldi". Combatte sul fronte di Madrid e a Morata de Tajuna. Apprezzato per il suo coraggio, quando il battaglione diventa brigata, Migliavacca è nominato tenente della prima compagnia del Primo battaglione. Combatte sino al mese di maggio del 1938; poi, quando i garibaldini devono ritirarsi, l'esule italiano torna a Parigi. Sfuggito all'internamento, con l'occupazione tedesca della Francia comincia per Migliavacca, con i Francs-tireurs et partisans, la lotta armata contro i nazisti. Tornerà in Italia soltanto nel febbraio del 1946, per impegnarsi a Milano, per quasi trent'anni, nell'organizzazione sindacale dei metalmeccanici. Di Gaspare Migliavacca si parla in Lombardi e ticinesi per la liberta della Spagna, stampato da Vangelista Editore.