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Enrico Magenes

Nato a Milano il 15 aprile 1923, deceduto a Pavia il 2 novembre 2010, matematico, dirigente dell'ANED.

Aveva studiato Matematica alla “Normale” di Pisa e dal 1938 al 1940 era stato dirigente dell’Azione Cattolica. Nell’agosto del 1943 lo studente fu tra i promotori della costituzione a Pavia della Democrazia Cristiana e, nella notte dell’armistizio, era stato tra coloro che avevano affisso sul portone dell’Università pavese l’invito alla popolazione ad armarsi per contrastare i nazifascisti.

Membro del CLN pavese, Magenes nel gennaio del ’44 era stato denunciato da un delatore, arrestato e trasferito a Torino per esservi processato dal Tribunale speciale. Condannato e portato a San Vittore, il 18 agosto il giovane prendeva la via del campo di transito di Bolzano-Gries e di qui, nel settembre, veniva deportato nel Lager di Flossenburg.

Sopravvissuto alle violenze e agli stenti, nell’aprile del 1945 gli Alleati lo avevano trovato nel campo di Dachau e, liberato, Magenes aveva potuto tornare in Italia e riprendervi gli studi di Matematica, affermandosi soprattutto in quelli di matematica applicata.

Magenes, che ha presieduto dal 1980 al 1983 l’Unione Matematica Italiana, ha fatto anche parte dell’Accademia dei Lincei, ma soprattutto – come ha ricordato in un messaggio alla famiglia il presidente dell’ANED – non si può dimenticare il contributo dato in tutti questi anni dal Professor Magenes alla “memoria della deportazione”.