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Maria Eletta Martini

Nata a Lucca il 24 luglio 1922, deceduta a Lucca il 29 dicembre 2011, parlamentare democristiana, staffetta partigiana durante l'occupazione nazifascista

A Zaccagnini e a Moro

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Figlia di Ferdinando Martini, primo sindaco di Lucca dopo la Liberazione e senatore della Repubblica, Maria Eletta (che era stata dirigente delle organizzazioni giovanili cattoliche), aveva preso parte alla Resistenza come staffetta partigiana in Lucchesia.

Laureata in Lettere a Pisa, aveva insegnato nelle scuole medie della sua città.

Aveva aderito alla DC (della quale è stata consigliera nazionale), nel 1946 e dal 1956 al 1966 era stata consigliera al Comune di Lucca, carica che aveva di nuovo ricoperto molti anni dopo, dal 1990 al 1993, sempre nelle file democristiane.

Il 28 aprile 1963, la Martini fu eletta per la prima volta deputato al Parlamento ed era stata riconfermata nelle elezioni successive. Dal 1978 al 1983 fu vice presidente della Camera dei deputati.

Eletta senatrice nel 1983, nel 1992 declinò la proposta del suo partito di ripresentarsi alle elezioni.

Durante l’attività parlamentare ha contribuito, tra l’altro, al varo del nuovo Diritto di famiglia e della legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale.

Molto vicina alle tesi politiche di Aldo Moro e di Benigno Zaccagnini, Maria Eletta Martini, che si è molto impegnata nel volontariato, nel 2004 era stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica Italiana da Giorgio Napolitano che, alla notizia della scomparsa della parlamentare democristiana, ha inviato un partecipe messaggio di cordoglio ai famigliari.