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Valentina Guidetti

Nata a Sant'Ilario d'Enza (Reggio Emilia) nel 1922, massacrata dai tedeschi in località Ca' Marastoni di Toano (RE) il 1° aprile 1945, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.

Giovane e ardimentosa staffetta del distaccamento "Orlandini" della 26ma Brigata Garibaldi, era conosciuta nella Resistenza col nome di copertura di "Nadia". Quando il suo reparto, con altri partigiani delle "Fiamme Verdi", fu attaccato da preponderanti forze tedesche, la ragazza si offrì di andare a chiedere l'aiuto di altri garibaldini. Attraversata una zona violentemente battuta dal fuoco nemico, raggiunse il comando dell'VIII Battaglione. Avute le istruzioni richieste, noncurante degli inviti alla prudenza, volle tornare subito al suo distaccamento. Intercettata dai soldati nazisti, la coraggiosa staffetta fu massacrata a pugnalate. Il suo cadavere, orrendamente mutilato, fu ritrovato tra i rovi dai suoi compagni di lotta che, in suo onore (nel dopoguerra a Valentina Guidetti sarebbe stata assegnata la decorazione alla memoria), decisero di intitolarle subito il Distaccamento garibaldino. Una via di Sant'Ilario d'Enza porta oggi il nome della valorosa staffetta. Sulla strada che da Quara conduce a Cerrè Marabino nel 1981 è stato inaugurato un monumento alla Resistenza (opera dell'architetto Antonio Pastorini), che oltre a una lapide dedicata dal comune di Toano all'evento, riproduce in un bassorilievo in bronzo l'effige di "Nadia".