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L'art. 138 rimane com'è. L'Anpi: bene, ma le perplessità restano

Il governo fa marcia indietro sulla modifica dell'art. 138 della Costituzione ed è una bella notizia. Innanzitutto per l'Anpi. Che comunque rimane sul chi vive. Anticipa il presidente nazionale, Carlo Smuraglia: “Siamo lieti che alla fine – anche se non troppo spontaneamente – abbia prevalso il buon senso, ma mantengo serie perplessità sulle quali ritengo necessaria un'approfondita riflessione da parte di tutti”.

E spiega: "Prendo atto della rinuncia da parte del Governo all’iniziativa di modifica dell’art. 138 della Costituzione, che avevamo giudicato molto severamente e criticamente. Conosciamo tutti le ragioni vere di tale decisione, ma siamo lieti che alla fine – anche se non troppo spontaneamente – abbia prevalso il buon senso. E siamo lieti di avere contribuito a questo approdo con le tante manifestazioni che, soli o con altre Associazioni, abbiamo fatto in questi mesi. Adesso si parla di riforme costituzionali, ancora una volta, come di una priorità, però – almeno – col metodo previsto dall’art. 138 e quindi su binari costituzionalmente corretti".

Tutto bene dunque? Non proprio. "Io continuo ad avere serie perplessità", sottolinea Smuraglia. Su che cosa? Risposta: "Sulla legittimazione politica di questo governo e di questo Parlamento a mettere comunque mano alla Costituzione; sul fatto che questa scelta sia davvero frutto di realismo; a mio parere, basta guardarsi intorno per capire che occorre mettere mano prioritariamente ad un vero piano del lavoro ed a misure idonee a risolvere la grave crisi sociale ed a scongiurare gli effetti nefasti della disperazione ed esasperazione di tanti cittadini; sull’opportunità di pensare a riforme costituzionali (pur ritenendo necessarie alcune di quelle indicate) in termini di risparmio di spese anziché in termini di funzionalità o comunque in un quadro che corrisponda ad entrambe le esigenze".

Conclusione: l'Anpi continuerà a vigilare e a esercitare il diritto alla critica che - utile specificazione del presidente dell'Anpi - sarà sempre costruttiva e mai associabile al disfattismo ed alla volontà distruttiva di quanti, in realtà, pensano solo agli interessi propri e non all’interesse generale. "Continueremo a fare diffusamente opera di conoscenza e di informazione sulla Costituzione e sui valori che essa esprime, considerandola sempre l’unico vero faro che può guidarci nelle temperie che sta attraversando il Paese".