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Taranto: nasce il Fondo Osvaldo Simonetti

Nasce il Fondo Osvaldo Simonetti presso l’Archivio storico del Comune di Taranto: tappa di un percorso che ha inizio parecchi anni fa e che con tinuerà nel futuro con maggiore decisione.

La cerimonia di costituzione si è svolta il 12 settembre, presso l’Archivio storico del Comune di Taranto, che comprende tutto il materiale raccolto in questi anni.

Erano presenti Luciano Guerzoni, vice presidente vicario ANPI, il direttore dell’Archivio di Stato, rappresentanti del Comune di Taranto, della CGIL, della FIOM, numerosi consiglieri comunali, sindacalisti, docenti, iscritti ANPI.

Ricorda Giovanni Battafarano, presidente ANPI Taranto: "Negli ultimi anni, l’ANPI Taranto ha avviato un progetto per realizzare un Archivio-Biblioteca dell’Antifascismo di terra ionica (1922-46). Scelta legata al ruolo di Taranto. Che nel corso dell Ventennio fu nel Mezzogiorno una delle realtà di più vivace opposizione al fascismo, grazie in particolare al protagonismo degli operai dell’Arsenale M.M., dei Cantieri navali e dei ferrovieri". Una realtà ricamata nei sacrifici e nella sofferenza. Centinaia di antifascisti furono incarcerati o inviati al confino; non pochi caddero per mano fascista.

Eppure, con il passar degli anni, con il venir meno dei protagonisti e anche dei loro familiari, rischiava di andar dispersa la documentazione preziosa del contributo che gli antifascisti ionici hanno dato alla “Renovatio Patriae”.

Di qui il progetto dell’ANPI Taranto, che ha permesso di raccogliere lettere, memoriali, rapporti polizia, giornali clandestini, libri. Il progetto è stato presentato alla Regione Puglia ed ha ottenuto un primo finanziamento.

Osvaldo Simonetti è stato per lunghi anni Presidente dell’ANPI Taranto.

Già giovane ufficiale durante il secondo conflitto mondiale, partigiano al Nord, come tanti altri meridionali; docente e poi apprezzato dirigente scolastico, Osvaldo Simonetti è stata una figura limpida dell’antifascismo ionico ed è parso opportuno che a lui fosse dedicato il Fondo dell’ANPI Taranto.

Spiega ancora Giovanni Battafarano: "Come associazione, abbiamo ora intenzione di promuovere studi e ricerche specie tra i giovani studenti e studiosi. Coltivare la memoria è indispensabile: un popolo senza memoria ha un’identità debole, non ha il senso del proprio ruolo nell’Europa e nel mondo di oggi. Specie nei momenti di crisi, ritornare alle radici del Repubblica aiuta a chiarire il giudizio e a rafforzare la volontà di riscatto."