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Monumento comunale al gerarca fascista, chiesti 2 anni e mezzo di carcere per sindaco di Affile

Carcere per sindaco e assessori, sigilli e confisca del monumento della vergogna. Potrebbe costare cara agli amministratori di Affile quella che già in molti chiamavano la ‘Predappio laziale', il 'sacrario' dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani, realizzato con fondi regionali e inaugurato nell'estate del 2012. Il Procuratore capo del tribunale di Tivoli, Francesco Menditto ha chiesto la condanna del sindaco di Affile, Ercole Viri a due anni di reclusione, e di un anno e 7 mesi a due assessori della sua giunta, Giampiero Frosoni e Lorenzo Peperoni, per apologia del fascismo.

Per l'avvocato Emilio Ricci dell'Anpi, che insieme ai Comuni simbolo della Resistenza (Marzabotto e Sant'Anna di Stazzema) si era costituito parte civile, doveva essere la giornata decisiva ma il giudice si è riservato ulteriore tempo per arrivare ad una decisione finale, rinviando così la sentenza al 21 marzo. “Sono molto soddisfatto - ha detto il legale – poiché è stata chiesta dalla Procura una condanna per apologia di fascismo, aspetto per il quale in Italia bisogna battersi ogni volta. Ed è¨ significativo che il caso sia in mano al Procuratore in persona. Positivo anche che sia stato chiesto il sequestro ai fini di confisca del monumento: finchè resta in piedi il monumento, resta in piedi l'apologia”.

Alla notizia del sacrario, quattro anni fa, l'Anpi reagì in modo netto: "Un'offesa a tutta l'Italia democratica - commentarono allora i vertici dei partigiani italiani - Graziani, ministro della guerra della repubblica di Salò, fu condannato a 19 anni di carcere per crimini di guerra, anche se non si fece che qualche mese. Per l'Onu resta un criminale di guerra per la feroce repressione della rivolta libica all' occupazione italiana. A questo difficile dimenticare le numerose stragi anche di civili nella guerra di Etiopia, o il decreto che ordinava l'esecuzione dei renitenti alla leva durante la repubblica di Salò". Il gerarca, nato nel Frusinate, mortì ad Affile nel 1955.

Proprio a ridosso del 25 aprile del 2013 il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti decise di sospendere il finanziamento di 180 mila euro concesso dalle amministrazioni precedenti al Comune di Affile per realizzare il sacrario di Graziani, accusando in buona sostanza il Comune di aver cambiato le carte in tavola: quello che doveva essere un neutro 'monumento al Soldato', cioè¨ al Milite Ignoto, era diventato un omaggio all'ex ministro di Salò: "Una palese violazione - scrisse allora il governatore - sull'utilizzo del finanziamento pubblico". Il sindaco di Affile accusò Zingaretti di "stalinismo". Il finanziamento è stato revocato ufficialmente per il 25 aprile del 2015.

Fonte: il Messaggero