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O.d.G. sulla crisi in Venezuela

Il Comitato Nazionale dell'Anpi esprime grande preoccupazione per la situazione creatasi in Venezuela e per i suoi contraccolpi internazionali. Vanno tutelati i principi fondamentali della convivenza internazionale: il principio dell'autodeterminazione dei popoli e della non ingerenza negli affari interni di un altro Stato sovrano, la difesa dello stato di diritto, la tutela dei diritti umani, il ripudio di qualsiasi violenza.

Il Comitato Nazionale dell'Anpi, nel pieno rispetto dell'autonomia del Venezuela, auspica che tutte le forze in campo in quel Paese – governo, opposizione, esercito, magistratura, società – compongano l'attuale crisi ritornando tutti alle regole dello stato di diritto, bandendo qualsiasi forma di violenza e garantendo assieme sia la libertà di espressione e di associazione sia i diritti delle forze d'opposizione.

Il Comitato Nazionale dell'Anpi critica ogni forma di ingerenza esterna, a cominciare dall'immediato riconoscimento da parte del presidente americano Trump e di numerosi Paesi europei di chi si è autoproclamato presidente.

L'ingerenza negli affari interni di Stati sovrani, in questo scorcio del nuovo secolo, è spesso sfociata in aggressioni armate o guerre civili, sempre con conseguenze catastrofiche, come in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Ucraina.

La presa di posizione del Presidente degli Stati Uniti ha profondamente diviso la comunità internazionale innescando reazioni e tensioni mondiali pesanti e molto pericolose. Nel nuovo mondo attuale, così carico di conflitti e di guerre, occorre invece una nuova spinta per la pacifica convivenza, per una fattiva collaborazione internazionale, per il pieno rispetto di ciascun popolo.

Le politiche dell'UE si devono ispirare ai principi del diritto, della solidarietà e della non ingerenza.

Il Comitato Nazionale ritiene necessario un intervento dell'ONU per scongiurare qualsiasi ingerenza esterna e per una pacifica composizione della crisi venezuelana.